GUBBIO

Baldini: “Dopo l’espulsione non c’è stata partita”

1 Dicembre 2024

Il tecnico: “Dopo l’espulsione di Proietti il Gubbio ha fatto fatica a contenerci. Dedico questo successo ai nostri tifosi Marco e Paola, li porto nel cuore”

GUBBIO Il lupo cattivo, una delle immagini più usate nelle fiabe, simbolo delle nostre paure più recondite sin da bambini. Nella terra della leggenda del lupo e del poverello di Assisi, con tutta la simbologia che contiene, mister Baldini aveva il compito di addomesticare la paura degli ultimi 16 metri che ha assalito in questo periodo i giocatori del Pescara, dopo la sconfitta senza gol nel derby casalingo col Pineto. In campo, il timore è svanito con il passare dei minuti, e i biancazzurri sono riusciti a calare il settebello in trasferta, rimasto in sospeso dall’inizio di novembre dalla partita sfortunata di Pesaro.

Silvio Baldini, in sala stampa, cerca di dribblare le domande più tecniche e apre con la dedica al capo ultrà Marco Di Marco scomparso qualche giorno fa, conosciuto da tutti come Marco “il tedesco”, e ai ragazzi della curva nord che al suo funerale lo hanno riempito di affetto: «L’ho conosciuto nella trasferta di Ascoli – ha rivelato Baldini - l’ho fatto salire sul nostro pullman nel posto accanto al mio e in cinque minuti mi ha raccontato gli aspetti essenziali della sua vita e ho capito che oltre alla sua famiglia, il suo grande interesse era il Pescara». Poi il riferimento agli ultimi giorni di vita di uno dei rappresentanti storici del tifo pescarese: «Nonostante stesse molto male ha espresso il desiderio di vedermi e ho esaudito la sua volontà», ha continuato il tecnico toscano, molto emozionato, «e porterò con me questo contatto umano così recente ma così intenso e soprattutto l’eredità sportiva che mi ha affidato».

Un pensiero anche a Paola Mastrangelo tifosa biancazzurra da sempre, a cui Baldini ha fatto visita nei giorni scorsi, affetta da Sla malattia che la costringe ad interagire con il mondo solo attraverso gli occhi: «La nostra vittoria di oggi (ieri ndc) va anche a lei perché so bene che il Pescara è una delle passioni che porta nel cuore».

Silvio Baldini, ad onor di cronaca e con un po’ di fatica, è riuscito a raccontare i segreti dell'importante vittoria di Gubbio e della sua ennesima azzeccata gestione dei cambi nel secondo tempo: «Dopo la loro espulsione la partita è cambiata e ho schierato le due punte (Vergani e Tonin, ndc) per alzare le linee della nostra squadra mettendo ulteriore pressione al Gubbio che con un uomo in meno ha fatto molta fatica a contenerci».