Bryan Ruiz, un eroe nazionale: «Stiamo facendo la storia»
RECIFE. L’eroe di Recife è un fiume in piena che scorre veloce come le sue parole. E i suoi scatti. Bryan Ruiz, l’uomo che ha giustiziato l’Italia, fatica a contenersi. «Non riesco a spiegare l’emozio...
RECIFE. L’eroe di Recife è un fiume in piena che scorre veloce come le sue parole. E i suoi scatti. Bryan Ruiz, l’uomo che ha giustiziato l’Italia, fatica a contenersi. «Non riesco a spiegare l’emozione – dice a caldo l’attaccante del Costa Rica, diventato improvvisamente un eroe nazionale –. Abbiamo sofferto molto, dedico questo gol alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto e al nostro popolo: stiamo facendo la storia al Mondiale, abbiamo fatto qualcosa di incredibile e straordinario per la nostra nazione».
Il colpo di testa dell’ex giocatore del Fulham, appena passato al Psv Eindhoven, ha trascinato la sua nazionale agli ottavi di finale, con due vittorie in due partite. Una vera sorpresa, in un girone di ferro in cui il Costa Rica avrebbe dovuto fare la fine del vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro rappresentati da Italia, Uruguay e Inghilterra. «Sognavamo tutto questo – dice il ventinovenne Ruiz –, molti non credevano in noi, invece ci siamo qualificati. Non so onestamente dove possiamo arrivare. Abbiamo battuto squadre più forti, questo è un sogno e ci dà ancora più voglia di vincere. Ripeto, abbiamo fatto qualcosa di grande per il nostro paese, che è tanto piccolo».
E dallo spogliatoio dello stadio di Recife è subito arrivato l’ormai classico «selfie», postato dal difensore Giancarlo Gonzalez, con i giocatori del Costa Rica (alcuni ancora con le maglie degli azzurri scambiate a fine gara) che festeggiano il secondo successo ai Mondiali e l'incredibile qualificazione agli ottavi con una giornata di anticipo. E dire che durate l’intervallo il clima era diventato incandescente: le discussioni sul rigore non fischiato a favore del Costa Rica poco prima della rete di Ruiz si erano infatti trasferite nel tunnel che porta agli spogliatoi e per qualche istante sembrano esserci state scintille tra i giocatori delle due squadre. Niente di particolarmente grave, come poi rivelato dagli interessati a fine gara.
La festa dei giocatori sudamericani in campo e dei tifosi sugli spalti (in netta preponderanza rispetto agli azzurri) si è trasferita immediatamente nelle strade della capitale San Josè. Migliaia di persone si sono riversate in Plaza de la Democracia per festeggiare questo passaggio storico nella storia sportiva e sociale di una nazione che ha appena quattro milioni e mezzo di abitanti.
«Costa Rica sorprende al mondo», dicono in maniera trionfalistica i media, commentando la “storica” vittoria e sottolineando che contro l’Italia la nazionale è stata «un gigante»
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