Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani

CALCIO

Caso plusvalenze: prosciolte tutte le società, c'è anche il Pescara

Il Tribunale federale nazionale respinge le richieste della Procura federale. Intanto il presidente biancazzurro è indagato dalla Procura per falso in bilancio: "Siamo tranquilli"

PESCARA. Il Pescara esce dal caso plusvalenze. Il Tribunale federale nazionale - presieduto da Carlo Sica - ha infatti prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili. Le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni.

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Lo scorso 1 aprile oltre al Pescara erano stati deferiti 10 club (Juventus, Sampdoria, Napoli, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo e Novara) e 61 tra dirigenti e amministratori. Il processo è scattato martedì e la procura della Figc aveva chiesto nella requisitoria un totale di 458 mesi di inibizione per 59 imputati, tra cui Andrea Agnelli (1 anno), Aurelio De Laurentiis (11 mesi e 5 giorni), Massimo Ferrero (un anno) ed Enrico Preziosi (sei mesi e 10 giorni). La richiesta più pesante era stava avanzata verso l’ex dirigente della Juventus, Fabio Paratici: 16 mesi e 10 giorni.

ALTRA INCHIESTA. Intanto sempre il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, finisce sotto inchiesta, per falsi in bilancio. Mercoledì scorso, la guardia di finanza ha eseguito una serie di perquisizioni e di acquisizione di atti e documenti nelle due sedi del sodalizio biancazzurro, quella di Pescara e di Città Sant’Angelo. Nel mirino della magistratura pescarese sono finiti i bilanci degli anni dal 2015 al 2017, quindi tre anni, ma la Procura sembra intenzionata a verificare la veridicità anche dei successivi bilanci. «Sulla questione dei bilanci riteniamo di essere tranquilli come lo siamo sempre stati in questi anni», commenta Sebastiani, «l'inchiesta segue quella che stiamo dibattendo al tribunale delle imprese a seguito della denuncia del socio Iannascoli, abbiamo piena fiducia dell’operato della giustizia così come siamo certi di aver sempre rispettato le norme e le leggi per la redazione degli stessi, ci siamo messi a disposizione consegnando tutta la documentazione degli anni relativi».