Cudini: buon Pineto, ma serve la vittoria

I biancazzurri non vincono dall’8 settembre scorso. Domani caccia al successo sul campo del Legnago, fanalino di coda
PINETO. Non c'è tempo per il Pineto di rimuginare troppo sul pareggio ottenuto nell'ultima sfida contro il Pontedera, il quarto dall'inizio della stagione. Infatti, i biancazzurri, già oggi dovranno partire alla volta del Veneto dove, domani pomeriggio alle 14, incontreranno il Legnago Salus, al termine di una settimana impegnativa. La società veronese, fanalino di coda del girone e ancora senza punti, dopo le sei sconfitte consecutive e la dèbacle per 8-0 subita contro la Ternana, ha esonerato l'ormai ex tecnico Gastaldello per provare a dare una scossa all'ambiente. A sedere sulla panchina veneta nella gara contro il Pineto sarà l'ex difensore di Parma, Napoli, Atalanta e Siena Matteo Contini (anche ex dell’Aquila in C), lo scorso anno al timone del Desenzano e annunciato ieri dalla società. Contro un avversario costretto a fare risultato, il Pineto - che non vince dall’8 settembre, in casa contro l’Arezzo - dovrà scendere in campo con la concentrazione giusta ed evitare un avvio shock come quello con il Pontedera. «Alla prima palla messa in area», dichiara il tecnico Cudini, «siamo stati castigati da una lettura non lucida. Poi, però, la squadra ha reagito ed ha giocato il miglior primo tempo sin qui disputato». Insomma, prima lo schiaffo poi la reazione, per un Pineto che mastica amaro per non essere riuscito ad avere maggiore freddezza sottoporta. «Siamo stati bravi a condurre il gioco e nel creare occasioni contro una squadra con caratteristiche importanti e calciatori forti fisicamente. I ragazzi ci hanno creduto e, al di là del fatto che il gol sia arrivato su punizione, mi sono piaciuti perché hanno cercato sempre di fare gioco». Nemmeno il passaggio al 4-2-3-1 è bastato per portare a casa l'intera posta: «Abbiamo finito la partita con le due punte centrali (Gambale e Fabrizi), ma sicuramente potevamo fare meglio nella parte finale, essere meno confusionari e non affidarci alle palle lunghe. Tuttavia», conclude Cudini, «mi è piaciuta la tenuta fisica della squadra e, anche se abbiamo poco tempo per recuperare, andremo a Legnago con il morale alto per la prestazione, un po' meno per non aver fatto risultato pieno».
Roberta Di Sante