D’Aversa: serve malizia per chiudere la partita

Il tecnico: «La squadra continua a sfornare buone prove, ma la vittoria non arriva L’avremmo meritata per come si è messa la gara. Il rigore? Quantomeno dubbio»
CHIAVARI. La prova del nove non è stata superata. Perché la Virtus Lanciano si ritrova a dover fare i conti con una classifica preoccupante e anche contro la Virtus Entella è stato fallito l'appuntamento con i tre punti. La vittoria manca da addirittura sei gare e la squadra continua a navigare in zona retrocessione. Vita dura, molto dura, per un Lanciano che da due anni era abituato a sostare con una certa stabilità nella parte sinistra della classifica.
L'analisi del tecnico Roberto D'Aversa, che si è soffermato soprattutto sulla partita giocata a Chiavari, è impietosa: «Sono soddisfatto perché penso che i miei ragazzi non siano venuti meno per quel che concerne la prestazione, ma per come si era messa la partita c'è il rammarico e la rabbia per i tre punti che erano importanti e per quello che si è visto meritati. Bisogna fare una serie di risultati positivi e inanellare delle vittorie perché il pareggio fa muovere la classifica, sì, ma ti fa recuperare poco, e ne abbiamo bisogno per uscire da questa situazione. Penso», sostiene il tecnico rossonero, «che le prestazioni, nonostante i risultati non ci aiutino in questo momento, possano farci guardare avanti con fiducia, ma è chiaro che ci vuole un po' più di malizia da parte nostra per riportare punti a casa».
D'Aversa si è anche soffermato a lungo sui singoli, analizzando in particolare le prestazioni di Piccolo e Ze Eduardo: «Per fermare Jadid, un giocatore tecnicamente ottimo per una categoria come la serie B, avevamo preparato la gara a seconda della posizione che il giocatore avrebbe occupato: sia Piccolo che Zé Eduardo hanno fatto un gran lavoro in entrambe le fasi, ma soprattutto in copertura. Piccolo si è meglio comportato, perché Zé Eduardo per la troppo generosità lasciava la sua posizione e spesso agiva decentrato. De Cecco è il nostro allenatore in campo e mi rivolgevo spesso a lui non per rimproverarlo, ma per portare il mio messaggio alla squadra. Dispiace per il risultato finale, adesso abbiamo la necessità di tornare al successo perché solo i tre punti possono sbloccarci psicologicamente. Non so se essere più contento di aver dato continuità dopo il punto di Crotone o di essere rammaricato per come si era messa la partita e questo rigore, che mi è sembrato dubbio».
Adesso, le possibilità di errore, per la Virtus Lanciano, sono terminate: già dalla partita contro il Latina, sabato, servirà una vittoria che manca ormai da troppo tempo.