E la curva attacca Lucchesi

Il dg si sfoga nel dopo gara: «Questa contestazione mi fa pensare»

PESCARA. Sette partite e una speranza. Il Pescara torna vincere e a far battere le mani ai tifosi. Certo, con la Spal si è vinta una battaglia, ma non la guerra. Comunque, se il Pescara visto ieri sarà lo stesso nelle prossime sette gare, si potrà sperare per il meglio. La capolista Verona continua ad arrancare e i biancazzurri la guardano minacciosamente. Hanno giocato una gara piacevole. L’unico neo quel pizzico di cinismo necessario per chiudere la partita senza soffrire nel finale. Euforico dentro, ma pacato con i cronisti. Eusebio Di Francesco spegne il fuoco dell’entusiasmo.

«Io non sorrido troppo, perché c’è ancora da lottare», dice il 40enne tecnico pescarese in sala stampa. «Esaltarci non ci fa bene. Comunque merito ai ragazzi per la vittoria di oggi (ieri, ndc). Mi spiace per la tanta sfortuna che ha Sanovini, perché sta facendo molto bene. Dovevamo chiudere la partita nel primo tempo con le occasioni avute. Bravi in difesa i ragazzi nel contenere i loro attaccanti, che sono davvero pericolosi».

Tre punti importanti che danno un segnale forte alla classifica. «Io guardo i miei calciatori e basta, senza pensare alla classifica. Chiedo umiltà e lavoro, perché credo in questa squadra. L’unica cosa che ci manca è un po’ di cinismo sottoporta. Stiamo creando tanto, però dobbiamo concretizzare di più. Sotto il piano del gioco, dell’aggressività e della spigliatezza sono molto contento del mio Pescara».

L’invenzione Ciccio Dettori esterno sinistro è stata di nuovo vincente. «Molto bravo Ciccio e secondo me può fare bene l’esterno, anzi sta mettendo fuori tutte le sue qualità. Bravo anche a Petterini, che ha fatto una buona gara. Inglese? Era un po’ emozionato all’inizio; poi, si è sciolto e ha fatto bene. Ripeto in questa squadra nessuno si deve sentire titolare, perché io valuto in base al rendimento».

Il dg del Pescara Fabrizio Lucchesi è felice per la vittoria, ma deluso per la contestazione arrivata dalla curva nord, che in alcune occasioni ha inveito contro il dirigente di origine toscana. «Non lo so perché è successo ciò. I tifosi hanno il diritto di esprimere il disappunto e sarà un motivo in più per riconquistare fiducia e stima. Questo fa parte del nostro lavoro. Cosa strana, perché la squadra stava vincendo e mi lascia pensare che o si prepara il giorno prima o durante la partita». Risponde alle critiche, ma non manda giù una cosa.
«L’attacco personale con la frase “uomo di m..” mi è dispiaciuto. Su questo piano sono molto amareggiato, per il resto fa parte del mio lavoro».

L’amministratore delegato Maurizio Edmondo osserva a riguardo della contestazione: «Io penso che non si debba dare un giudizio alle critiche. Queste cose bisogna valutarle a fine campionato quando si tireranno le somme. A me non interessa parlare di ciò ora, perche voglio pensare solo al Pescara».
E sulla partita dice: «Ho visto una squadra che lotta ed è molto cattiva. Mi spiace per Sansovini che ha una sfortuna tremenda, lo porterò in qualche santuario, perché sta dando l’anima in campo. Sono felice: il Pescara ha un’anima. In questo campionato dobbiamo guardare a noi stessi, però il Verona mi sembra in crisi».
Staremo a vedere.
Domenica il Pescara a Taranto dovrà continuare a vincere per poi preparare, durante l’ultima sosta del campionato, lo sprint finale.

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