Fallimento del Pescara, tremano in tanti

Il curatore ha consegnato la relazione alla Procura: esaminati i bilanci dal 2003.

PESCARA. L’allenatore è stato scelto, il direttore sportivo quasi, ma il Pescara continua a tenere banco anche negli uffici giudiziari. Intendiamoci, il club Delfino Pescara 1936 non è collegato a quest’ultimo passaggio, perché quando si parla di fallimenti e noie giudiziarie bisogna guardare indietro nel tempo. Infatti, due giorni fa Saverio Mancinelli, curatore fallimentare della Pescara Calcio SpA, ha redatto una relazione di oltre duecento pagine sul fallimento. Un primo resoconto parziale, però, era stato già compilato qualche mese fa.

Il commercialista pescarese ha consegnato il rapporto al giudice delegato, Anna Fortieri, al tribunale fallimentare di Pescara e alla Procura. Nella relazione Mancinelli ha spiegato e ricostruito le cause del fallimento e le responsabilità dei vari amministratori che si sono succeduti nella gestione del Pescara fino al fallimento.

«Ho presentato una relazione dettagliata qualche giorno fa», ha detto Mancinelli. «Nei documenti prodotti sono ricostruite e spiegate le cause del fallimento della Pescara Calcio SpA. Il periodo di tempo va dai bilanci del 2003 fino al fallimento del club», continua il curatore. «Sono state spiegate le cause e le responsabilità delle varie gestioni che si sono avvicendate in società. Al momento non si possono escludere degli sviluppi legati ai reati di bancarotta fraudolenta per sottrazione di denaro dalle casse societarie e falso in bilancio».

L’indagine va avanti e nei prossimi mesi il pubblico ministero potrebbe anche convocare il curatore fallimentare per maggiori informazioni. Intanto, in società continuano le consultazioni per scegliere il direttore sportivo. I papabili Marcaccio, Lucchesi, Salerno e Ricci sono sempre in attesa di una chiamata dal club che oggi pomeriggio ha in programma una riunione per stringere il cerchio sulla figura del direttore sportivo. Il mercato tra un paio di settimane inizierà a pieno ritmo e il Pescara si sta preparando per recitare un ruolo da protagonista, almeno sentendo le dichiarazioni ambiziose dei soci del Delfino.

Nel ritiro di Roccaraso, però, potrebbero arrivare anche dei calciatori delle società satellite del Pescara. Ad esempio la Rc Angolana è intenzionata a lanciare il portiere Federico Fanti, classe 1989, e il bomber Cristian Pazzi, capocannoniere in serie D. Ma nella stanza dei bottoni non si pensa solo all’aspetto tecnico, ma anche a quello del marketing.

Sono in cantiere diverse iniziative per incentivare la sottoscrizione degli abbonamenti per il prossimo torneo. I costi saranno contenuti e i tifosi potranno beneficiare anche di alcune iniziative promozionali escogitate dal club biancazzurro. Lo stadio Adriatico, invece, sarebbe gestito volentieri dalla società che creerebbe un punto attrattivo e commerciale per la città. Se ne parlerà con la prossima amministrazione comunale.