Ferrari prenota il riscatto: «Pescara, ora fidati di me» 

L’attaccante biancazzurro carica il Delfino dopo la sconfitta con la Reggiana: «Sto bene, vivo per il gol e contro l’Entella mi piacerebbe giocare dall’inizio»

PESCARA. Fisico possente, sguardo cattivo e fiuto del gol. Franco Ferrari non è mai stato schierato titolare dal tecnico Gaetano Auteri, ma dalla panchina ha sempre dato il suo contributo e ha segnato gol pesanti. Ti aspetti un ragazzo arrabbiato perché vorrebbe avere qualche possibilità dal primo minuto, ma appena entra nella sede del club Quelli del Delfino, il club dei tifosi inaugurato ieri, con il sorriso spegne ogni polemica e si mette a disposizione del suo allenatore. «Mi candido per una maglia da titolare, mi farebbe piacere», dice l’attaccante del Pescara. «Però io sono a disposizione dell’allenatore pronto a dare il mio contributo come ho fatto fino ad ora anche partendo dalla panchina».
Prima di tornare a parlare di calcio, scopriamo che il “Loco” Ferrari oltre a far cantare i tifosi a suon di gol, ama la musica e le sue sfaccettature. Se non avesse fatto il calciatore, oggi poteva essere un grande cantante. Ferrari sorride e ci regala un assaggio della sua cultura musicale. «Come fate a sapere che mi piace la musica? Comunque si è vero, adoro la chitarra e il pianoforte e durante la settimana canto spesso. Con il piano provo a rifare Nuvole Bianche di Einaudi, se canto mi diverto con Favorito di Camilo. E devo dire che non sono solo perché Zappella è molto bravo e il nostro fisioterapista Rocco Trivarelli non è da meno». L’italo-argentino ha vinto il campionato a Como e sa bene come si fa ma guai a chiedergli di dare un consiglio per uscire da questo momento non facile. «Abbiamo tante cose positive in questo gruppo. È normale che non siamo prontissimi perché siamo solo all’inizio ed è un gruppo nuovo ma con il passare delle settimane metteremo tutto a posto, di questo ne sono sicuro». Franco Ferrari torna a parlare della partita persa contro la Reggiana e ha le idee molto chiare anche sugli episodi arbitrali. «Ci hanno penalizzato tanto in quella partita e anche in altre. Abbiamo fatto 70 minuti importanti ma poi fa male perdere in quel modo. La mia corsa sotto la curva dopo il gol? Un momento bello, bellissimo, sentivo le urla dei nostri tifosi e mi sono emozionato. Ma ho ancora tanta rabbia per come è finita la partita perché, e voglio ripetermi, siamo stati penalizzati». L’attaccante biancazzurro (2 gol in 146’ giocati) poi parla della sua condizione fisica e sono parole importanti che il tecnico Auteri non può ignorare. Una sorta di candidatura per il posticipo di lunedì contro l’Entella? «Sto veramente bene, erano anni che non avevo questa condizione atletica perché spesso sono stato limitato dagli infortuni». A proposito di Entella-Pescara, Ferrari parla con piacere del prossimo impegno dei biancazzurri. «Sappiamo bene che sarà una partita difficilissima e noi non possiamo sbagliare. La squadra sta lavorando tantissimo e siamo molto sereni perché ci ricordiamo la buona partita fatta contro la Reggiana». Ferrari, accompagnato da Luca Clemenza, è pronto a tagliare la torta preparata ieri dal club Quelli del Delfino, ma prima si lascia scappare una promessa. «Se dovessimo andare in B? Potrei fare una sorpresa con una canzone sul Pescara». Quale? Da Nuvole Bianche a … Nuvole biancazzurre il passo è breve. Ma prima di sognare bisogna tornare con i piedi per terra e trovare una soluzione rapida ai gravi problemi che caratterizzano la fase difensiva.
Enrico Giancarli
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