Galeone ottimista «Bergodi può fare lo scherzo a Zeman»

L’ex tecnico pescarese scommette sul giovane allievo «Ma se c’ero io contro il boemo non bastava lo stadio»

PESCARA. «Ci sarò, certo che ci sarò a vedere l’esordio di Cristiano. Beh, fosse stato Galeone contro Zerman non bastava lo stadio, dovevano costruire tribune extra. Ma sono fiducioso su Bergodi, sa il fatto suo». Giovanni Galeone non rinuncia al piacere della battura alla vigilia del ritorno di Zeman. L’antica rivalità sportiva tra i due tecnici che hanno firmato le stagioni più spettacolari e vincenti della storia del calcio pescarese si rialimenta. E anche se per interposta persona, Galeone uno scherzetto al boemo vorrebbe proprio farlo. Sarebbe il miglior viatico per Bergodi, altro allenatore giovane alla guida di una squadra giovanissima.

Missione quasi impossibile? Affatto, Galeone ci crede. «Ci mancherebbe altro, sono uno sponsor di questa soluzione. Bergodi è un grande professionista, in Italia lo conosciamo poco come allenatore perché ha guidato solo il Modena ma in Romania ha avuto squadre di alto livello, come lo Steaua, e ha fatto bene ovunque. Perciò dico che può farcela a salvare il Pescara. Serve fiducia e entusiasmo, va ricreato l’ambiente giusto intorno alla squadra poi tutto sarà possibile».

Ci crede Galeone, al punto che sentirebbe anche sua l’impresa, per il legame antico e forte con la città, la squadra e il suo nuovo tecnico. Ma non per questo nasconde le difficoltà. «Quest’anno la serie A è complicata, ci sono grandi differenze fra la migliori e il gruppetto che lotterà per la salvezza. Metterne tre dietro non sarà facile ma alla resa dei conti Stroppa non ha lasciato una situazione così disastrosa come si dice».

Sì, oggi la squadra sarebbe salva. Però il calendario non è dei migliori fino alla fine dell’andata: Roma, Napoli, Milan... «Sì, è duro. Ma non credo che le avversarie intanto scapperanno molto lontano». E chi sono le avversarie alla portata del Pescara?. «Intanto il Genoa, che mi pare ancora in grande difficoltà e perciò bisogna batterlo; poi il Chievo, che dopo tanti anni vedo un po’ in affanno; infine il Siena, che sembra sullo stesso livello. Un po’ meglio attrezzate mi sembrano il Bologna, che là davanti ha grande qualità e con Gilardino anche un bomber affidabile, e il Palermo, che però tecnicamente vale più di quanto s’è visto finora. Il Cagliari invece mi pare meglio di come sembra, però Samp e Torino potrebbero non essere del tutto fuori portata». Quanti punti serviranno al giro di boa per stare in corsa? «In questo momento conta solo la Roma. Proviamo a fare punti con la Roma che poi ne serviranno di meno. Pensiamo positivo, e diamo sostegno a Bergodi. Sa il fatto suo, ve lo dico io».

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