Il Lanciano penultimo: a gennaio si corre ai ripari

24 Novembre 2015

Ma il club prima di pensare ai rinforzi deve cedere: troppi 31 calciatori in rosa La Virtus nelle ultime 35 partite ne ha vinte solo 6, gioca bene però non fa gol

LANCIANO. Da gennaio a oggi, la Virtus ha vinto solo 6 partite su 35 gare disputate, dal girone di ritorno del campionato scorso alle prime 14 di quest’anno. I pareggi sono stati 14 e 15 le sconfitte. Penultimo posto in classifica, che non fa sorridere e che sprona la società a operare sul mercato.

Di solito, per dare una sterzata quando le cose vanno male – e i numeri dicono che vanno male – o si cambia allenatore o si interviene sul mercato. La prima ipotesi non esiste nemmeno in casa Virtus. Su D’Aversa c’è piena fiducia, il vice presidente Guglielmo Maio ha detto più volte che «D’Aversa non si tocca», e che «ha tutta la fiducia della società» anche perché il gioco c’è, le prestazioni sono buone, sono anche migliorate da quando è passato al 4-3-2-1. Un modulo, quello ad albero di Natale, che permette agli attaccanti esterni di stare più vicini alla porta, anche se i gol stentano ad arrivare. Allora l’unica alternativa possibile è quella di intervenire sul mercato. «Interverremo senza dubbio a gennaio sia in entrata che in uscita», ha detto lapidario il vice presidente. In uscita in primis. La rosa è composta da ben 31 giocatori e va per forza smaltita, anche per permettere al mister di allenare la squadra nel migliore dei modi. E allenarsi oltre i 23 non è affatto facile. Una rosa di 31 calciatori anche se di questi sei non sono mai scesi in campo: i giovani Penna, Di Benedetto, Antonini, Di Filippo e Boldor e l’esperto Fofana. Poi tre hanno fatto una sola gara, De Silvestro, Rozzi e Turchi (ancora infortunato). Altri tre sono passati alla Primavera: i difensori centrali Boldor e Grodzic e l’esterno sinistro d’attacco Hiwat. Tre perni della squadra di Maragliulo. Quindi a parte Antonini che è il terzo portiere e i tre della Primavera, gli altri sono cedibili. In Lega pro, vista anche l’età e la necessità di fare esperienza.

Poi bisogna operare in entrata. Un portiere? Finora Aridità e Casadei non hanno sfigurato, me neanche brillato. Tanto che anche D’Aversa si è trovato a modificare le gerarchie, cosa che tra portieri non è molto usuale. Prima era Aridità titolare, ora è Casadei. Ad ogni modo in giro portieri migliori liberi non ce ne sono. Si potrebbe provare con Filippo Perucchini, risceso in Lega Pro, ma è a Lecce e ambisce a risalire in B con i saletini.

In difesa in estate sono arrivati 7 calciatori, di cui 5 centrali. Eppure in campo la difesa è fatta solo da Mammarella, Amenta-Aquilanti e Pucino, con Rigione pronto a subentrare. Eppure a sinistra Mammarella da un paio di partite scricchiola, Pucino scende pochissimo sulla fascia destra e al centro senza la coppia titolare Amenta-Aquilanti si fa davvero fatica. Occorre un intervento. Come in attacco: 8 attaccanti nuovi per un totale di 12 farebbe pensare che sia tutto a posto. Non è così. La squadra segna pochissimo. Ferrari, Marilungo non sono al meglio e non stanno dando quell’apporto di gol che ci si aspettava. Piccolo è l’uomo migliore della Virtus e si spera che a gennaio resti visto che un contratto non ancora ce l’ha e squadre che lo vorrebbero ce ne sono. Ritorni di fiamma? Monachello a Bergamo ha fatto solo due apparizioni, ma in estate ha detto che preferisce restare in A, anche se non gioca, piuttosto che scendere di categoria. Gatto a Vicenza gioca e segna, anche se Lanciano gli è rimasta nel cuore. Bisogna avere fiducia in Ferrari, che assieme ad Amenta sarà sottoposto ad esami per vedere se stanno guarendo dai guai muscolari.

Gli orari della 20ª giornata. Le partite del 23 dicembre, quindi anche Ternana-Lanciano e Pescara-Modena, avranno inizio alle 20,30 anziché alle ore 15.

Teresa Di Rocco

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