Il Pescara chiede a Merola gol e assist per il rilancio 

L’attaccante sarà titolare domenica, in difesa sì a Boben. Cuppone e Palmiero out 

PESCARA. Adesso serve solo la vittoria. Dopo la prova opaca, ma con l’attenuante del terreno di gioco di Viterbo, domenica alle 14.30 il Pescara deve vincere e convincere contro un Potenza che mercoledì scorso ha incassato quattro gol in casa dall’Avellino. E il tecnico Colombo potrà avere a disposizione Davide Merola, quell’esterno mancino che mancava in organico e che ieri in allenamento ha ben impressionato. Merola partirà titolare contro il Potenza e aumenterà sensibilmente la qualità dei biancazzurri.
L’accusa di Delli Carri. Che non sia stata una bella partita è opinione comune, che il Pescara può e deve fare di più è altrettanto scontato, ma resta l’attenuante del campo. «Che cosa volete che vi dica? Non riesco», ha detto il ds Delli Carri, «a fare un’analisi tecnica della partita perché il terreno di gioco era impraticabile. Il risultato più giusto? Lo 0-3 a tavolino perché non era possibile giocare a calcio ed è un peccato: avevo la sensazione che la squadra stesse davvero molto bene». Parole molto forti quelle del ds biancazzurro che poi ha rivolto un messaggio alla squadra e al tecnico Colombo per l’immediato futuro. «A loro chiedo una sola cosa: di tornare a divertirsi come facevano ad inizio stagione e di ridare tanto entusiasmo ad un pubblico che oggi è deluso ed amareggiato». Detto del terreno di gioco, restano alcune analisi da fare. Di positivo c’è la ritrovata solidità difensiva e lo zero (finalmente) nella casella dei gol subiti. Al netto dell’errore da matita blu di Riccardo Brosco (squalificato per una giornata) con tanto di espulsione, la squadra è tornata a fare una buona fase difensiva.
Fattore Gyabuaa. E bentonato anche ad Emmanuel Gyabuaa. E’ stato l’uomo in più dei biancazzurri per energia, corsa e intensità. Ed è stato anche uomo assist per Desogus che però davanti al portiere continua a litigare con la palla. Gyabuaa si è ritrovato e la speranza è che possa essere di esempio per i compagni di squadra.
Rafia. E che sorpresa anche l’ex Juventus Rafia. Partito da esterno alto a destra, ha dato subito il benservito al terzino di casa con un’accelerazione fulminante sulla fascia. Poi ha deliziato con le sue giocate da trequartista e, come Gyabuaa, ha mandato Desogus solo davanti al portiere. Ma senza la gioia del gol.
Aspetti negativi. Troppi errori in attacco con Desogus, Cuppone lontano parente del giocatore che aveva fatto benissimo ad inizio anno e un Riccardo Brosco che deve tornare ad essere quel giocatore preciso e affidabile che tutti conoscono. Non solo l’errore su Costantino e il rosso, ma anche una lettura sbagliata domenica scorsa che è costato il gol di Ogunseye.
Infermeria. Subito una nota dolente per il Pescara. Paolo Gozzi, appena arrivato in prestito dal Genoa, dovrà stare fermo per un guaio muscolare. Sarà necessario qualche approfondimento diagnostico, ma la sensazione è che non possa essere disponibile prima della terza settimana di febbraio. Sta meglio ma sarà ancora assente Luca Mora: il dolore al collo inizia a scendere e lo rivedremo in campo ad Andria tra 10 giorni. Andrà valutato Aloi, ma la sensazione è che l’ex Avellino sia abile ed arruolatile.
Le scelte. Detto di Merola che giocherà titolare nel ruolo di esterno alto a destra, ad oggi Colombo ha un dubbio relativo al modulo. Andranno valutate le condizioni di chi ha giocato 90’ a Viterbo e in base alle risposte il tecnico deciderà. Due le opzioni: 4-2-3-1 con Kraja-Gyabuaa in mezzo, Merola, Rafia e Delle Monache a supporto di Lescano oppure 4-3-3 con l’inserimento di Aloi in mediana e Rafia spostato esterno alto a sinistra nel tridente con Merola e Lescano. In ogni caso partiranno dalla panchina Cuppone e Palmiero. In difesa davanti a Plizzari la sensazione è che il tecnico b Colombo confermi Crescenzi terzino sinistro se l’ex Cremonese ha recuperato bene lo sforzo di mercoledì. Certi di una maglia Cancellotti, Boben e Ingrosso.
Enrico Giancarli
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