Il Pescara scivola al terzo posto

Biancazzurri battuti a Cosenza e lunedì arriva la capolista Verona.

COSENZA. Il Pescara in 90’ perde partita e primato. E scivola, addirittura, al terzo posto, dietro la Ternana. Adesso l’unica squadra imbattuta del girone B è il Verona che comanda con 3 punti sui biancazzurri e che lunedì sarà all’Adriatico-Cornacchia per il posticipo. I biancazzurri sono caduti dopo undici risultati utili consecutivi. E non hanno attenuanti. In 90’ non hanno mai tirato nello specchio della porta. Quando lo hanno fatto è arrivato il gol di Olivi, a tempo scaduto, ma il Cosenza conduceva 2-0 e subito dopo l’arbitro ha decretato la fine delle ostilità. I rossoblù hanno vinto meritatamente e sono balzati al quinto posto in graduatoria. Il Pescara, invece, non è andato oltre il possesso palla. Una squadra sterile al San Vito dove è giunta accompagnata da circa 300 tifosi.

Nemmeno una palla gol degna di questa definizione, eppure ha giocato tanto, ma è andata sempre a sbattere contro il bunker dei padroni di casa. Questa volta sono mancati gli esterni di centrocampo, quelli che spesso hanno tolto le castagne dal fuoco con guizzi repentini o giocate di qualità. Tanto gioco fino alla metà campo avversaria, ma senza alcuna finalizzazione. Pochi i palloni arrivati sui piedi delle punte, ma nemmeno loro hanno brillato. La partita è stata giocata su un campo allentato dalla pioggia anche durante l’incontro. Cuccureddu ha schierato Petterini terzino sinistro, preferito a Vitale, e Tognozzi a centrocampo, al posto dell’acciaccato Dettori. Dall’altra parte, invece, per la prima volta il 34enne ex azzurro Stefano Fiore ha giocato a centrocampo nel 3-4-3 disegnato da Mimmo Toscano, l’allenatore che ha portato il Cosenza dalla serie D alla Prima divisione.

Partita tattica nelle battute iniziali, ma indirizzata a favore dei rossoblù da un episodio, al 9’: una disattenzione difensiva di Zanon ha favorito la rete dell’attaccante Domenico Danti, il secondo in campionato. Quello che ha dato una svolta precisa alla partita. Sì, perché il Cosenza, una volta in vantaggio, si è tirato indietro, consegnando le redini della gara al Pescara. I padroni di casa hanno chiuso gli spazi con grande abilità. I biancazzurri hanno reagito in maniera veemente, ma sono andati sempre a sbattere contro il muro eretto davanti all’inoperoso Pinzan. Tanto facile arrivare a ridosso dell’area di rigore quanto impossibile tirare in porta o impensierire il pacchetto arretrato diretto dall’esperto Porchia. I tre difensori di Toscano l’hanno fatta da padrone anche sulle palle alte. Per 45’ il Pescara ha dominato nel possesso palla, ma le occasioni migliori le ha avute il Cosenza in contropiede.

Manovra piatta e scontata quella messa in mostra dai biancazzurri. Stesso copione nella ripresa, ma l’azione dell’ormai ex capolista si è fatta meno insistente, complice il campo pesante e la stanchezza. Nemmeno la mossa di Cuccureddu ha sortito gli effetti sperati: fuori Sansovini e Ganci, dentro Zizzari e Artistico. Attaccanti isolati, squadra incapace di rifornirli. L’intuizione giusta l’ha avuta cammin facendo Toscano (squalificato e sostituito in panchina dal secondo Michele Napoli) che ha inserito Virga. L’ex giallorosso ha portato vivacità e incisività nelle ripartenze del Cosenza. E al secondo tentativo Virga ha vestito i panni dell’uomo assist e ha servito un bel pallone per Stefano Fiore che ha firmato la rete del 2-0, facendo esplodere di gioia lo stadio. Partita finita. Il gol di Olivi, nel finale, serve solo per aggiornare le statistiche. Acqua, vento e freddo al San Vito, davvero una giornata da dimenticare per il Pescara.

LA DELUSIONED DEI DIRIGENTI: NEPPURE UN TIRO IN PORTA
Il dg Lucchesi pensa al futuro: ora dobbiamo essere bravi ad assorbire questo passo falso

COSENZA. C’era lo stato maggiore biancazzurro al San Vito, insieme con circa 300 tifosi giunti da Pescara con pullman e macchine private. C’erano gli amministratori Peppe De Cecco, Daniele Sebastiani e Maurizio Edmondo. I primi due sono arrivati e ripartiti in giornata con un volo privato da Pescara a Lamezia Terme. Maurizio Edmondo, invece, ha fatto rotta per Roma, manifestando la propria delusione: «Brutta partita», il primo commento cn cui cerca di diluire la delusione, «abbiamo giocato senza tirare in porta. Non ci siamo espressi come in altre occasioni, magari anche per merito del Cosenza. E’ una giornata da archiviare in fretta per pensare allo scontro con la capolista Verona, la dobbiamo preparare nel migliore dei modi».

Parole misurate quelle di Edmondo, seppure espresse a caldo. Che il 2-1 di Cosenza possa dare adito a polemiche in settimana il dg Fabrizio Lucchesi lo intuisce subito: «Dobbiamo essere bravi a non farne un dramma», sottolinea il dirigente toscano, «abbiamo perso la prima partita dopo undici risultati utili consecutivi. Quindi, calma e gesso. Dobbiamo essere bravi a ripartire con rabbia e convizione».

Partita scialba quella del Pescara, Lucchesi fa spallucce: «Abbiamo preso il primo gol in maniera evitabile», aggiunge un po’ sconsolato, «da quell’episodio il Cosenza ha costruito il successo. E’ stato bravo a chiuderci gli spazi e nel finale ci ha fatto il secondo gol. Non siamo stati incisivi, ci è mancato il gol in una gara in cui non siamo stati brillanti negli ultimi venti metri. Può capitare, dobbiamo essere bravi ad assorbire questo passo falso. E’ importante per ripartire con il giusto slancio nella sfida contro la nuova capolista, il Verona».

In settimana l’allenatore Cuccureddu verificherà le condizioni degli infortunati. Il tecnico per il posticipo di lunedì spera di avere nelle migliori condizioni Francesco Dettori, il centrocampista acciaccato entrato a venti minuti dalla fine. E valuterà le condizioni di Romito e Medda che non hanno preso parte alla trasferta in Calabria. Facile immaginare che il tecnico voglia cambiare qualcosa nella squadra che cercherà di battere e agganciare la capolista Verona, lunedì sera, davanti alle telecamere di Raisport PIù.