Il Pescara trema, Maniero firma il pari 

Una prodezza di Ciciretti illude l’Empoli, replica del bomber su rigore Ora diventa fondamentale la sfida di venerdì a Cremona per la salvezza

PESCARA. Il primo pareggio della gestione Legrottaglie ha posizionato il Pescara tra coloro che sono sospesi: a cinque punti dalla zona play off e con altrettante lunghezze di vantaggio sul quint’ultimo posto, occupato da quella Cremonese che ieri ha pareggiato 3-3 a Salerno e venerdì, allo stadio Zini, avrà di fronte i biancazzurri. Che, a sette giornate dalla fine, devono pensare prima di tutto a mettere insieme quei punti indispensabili per assicurarsi la permanenza in serie B. I sogni di gloria - quelli del Benevento promosso in serie A, tanto per intenderci - vanno riposti nel cassetto, in attesa di tempi migliori. Sì, perché per coltivare ambizioni di play off sarebbe servito un altro atteggiamento diverso venerdì a Pisa e un successo ieri sera contro l’Empoli. Niente aggancio in graduatoria ai toscani. Non ha avuto la forza il Pescara per schienare una formazione che vale ben oltre i tre punti in più in classifica. Basti pensare al fatto che l’ex Pasquale Marino ha cambiato per l’occasione otto giocatori rispetto all’ultima esibizione e dopo un’ora di gioco ha inserito gente del calibro di Ciciretti e dell’ex Mancuso. Questo tanto per rendere l’idea dei valori tecnici in campo. I biancazzurri, invece, sono tornati alla difesa a quattro. Una riedizione del Pescara visto all’opera con la Juve Stabia con Maniero centravanti. Un 4-4-2 accorto con la consegna di aspettare un Empoli pimpante, ma non molto incisivo, perché la squadra di Legrottaglie ha badato a chiudere tutti gli spazi. In mezzo al campo la coppia Busellato-Kastanos, niente da fare per Palmiero che a questa squadra manca come l’acqua nel deserto. Memushaj a sinistra è un pesce fuor d’acqua tant’è che le cose migliori le fa vedere quando si accentra. Solo un brivido: al 19’ il gol di Balkovec annullato per la posizione di fuorigioco di Bandinelli davanti a Fiorillo. Partita godibile nel deserto dell’Adriatico-Cornacchia. Vivace con un Pescara migliore rispetto a quello dell’Arena Garibaldi, capace di ribaltare colpo su colpo, tanto che alla fine conterà più tiri in porta degli avversari. Forse, più manovriero l’Empoli nella prima frazione di gioco, specialmente sulla corsia di sinistra dove Balkovec ha creato non pochi grattacapi al rientrante Balzano. Qualcosa in più all’inizio della ripresa per i biancazzurri. Fino alle prime sostituzioni. Dentro Mancuso e Ciciretti. E quest’ultimo, al 19’, si è inventato un gran gol. Una prodezza di sinistro dal limite con palla sul secondo palo che ha colto di sorpresa Fiorillo. Tanto di cappello all’esterno d’attacco ex L’Aquila che aveva punito il Pescara anche l’anno scorso ad Ascoli. A questo punto lo spettro della seconda sconfitta di fila ha scosso la formazione di Legrottaglie. Alla mezzora l’altro episodio che ha deciso la partita. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo l’ex Romagnoli ha affondato in area di rigore Maniero sotto gli occhi dell’arbitro Airoldi che ha indicato il dischetto. E l’attaccante non ha sbagliato spiazzando Brignoli e mettendo a segno il quarto gol in campionato. Finale con il Pescara più sbarazzino. Clemenza da poco entrato in campo ha provato a ripetere la prodezza di venerdì sera, ma questa volta ha trovato il portiere pronto alla deviazione. Pareggio sostanzialmente giusto, il primo del girone di ritorno. Un passo avanti per il Pescara. Adesso, però, serve continuità di risultati per evitare di soffrire nel finale di stagione. A cominciare da venerdì sera a Cremona.
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