Il Pescara va in ritiro, dopo il confronto scatta la punizione
Prima il vertice al Poggio e poi la partenza per Norcia Sebastiani: annata pessima, ma ora aiutiamo questi ragazzi
PESCARA. In punizione. Una lunga chiacchierata nel chiuso dello spogliatoio del Poggio degli Ulivi, un vertice di mezzora con Serse Cosmi e poi la decisione di mandare in ritiro la squadra per provare a salvare una stagione disastrosa che potrebbe diventare anche drammatica.
Il Pescara ieri pomeriggio, alle 18, 30, è partito per il ritiro di Norcia, dove era già stato nel 2009, quando era in Prima Divisione con Nanu Galderisi in panchina. Ritiro punitivo per i biancazzurri, dunque, che rimarranno in Umbria fino a venerdì, per poi rientrare a Pescara per la partita con il Siena.
Domenica sera il presidente Daniele Sebastiani, l’amministratore delegato Danilo Iannascoli e il direttore generale Giorgio Repetto si erano incontrati per valutare quali provvedimenti prendere nei confronti della squadra.
In un primo momento, nonostante le smentite, era stata messa in discussione anche la posizione di Serse Cosmi, con il possibile ritorno di Pasquale Marino in panchina. Alla fine, invece, è passata la linea soft con il confronto tra Repetto e le squadra, ieri mattina, al Poggio degli Ulivi.
Il faccia a faccia è durato quasi due ore, con i giocatori che sono stati tenuti a rapporto anche da Cosmi, che nel pomeriggio ha anche parlato con il presidente Sebastiani. «Cosmi non ha colpe, ma deve fare uscire il meglio da questi ragazzi. È un momento molto delicato», ha detto il presidente del Pescara. «Questa squadra ha dimostrato di avere poco carattere, ma ora è giunto il momento di dare tutto per chiudere nel migliore dei modi la stagione. Il ritiro a Norcia? Servirà per preparare al meglio la gara con il Siena. I giocatori devono ricompattarsi».
Il presidente chiede il massimo sostegno per queste due gare casalinghe, contro Siena e Lanciano. «La squadra quest’anno non ha mantenuto fede alle aspettative, certo, ma in questo momento ci vuole tutto il sostegno possibile da parte dei nostri tifosi».
In un clima assolutamente negativo la società chiede aiuto alla piazza. «Le critiche ci stanno, ma quelle personali e gratuite mi danno molto fastidio, come quando sento dire che abbiamo rubato o lucrato con il Pescara. Ecco, queste cose mi fanno arrabbiare. Spesso, su di noi, è stato buttato fango senza motivo. Questa società ha speso tanti soldi negli anni», certo, ma ne ha incassati anche parecchi con le plusvalenze legate alle cessioni di Marco Verratti al Paris Saint Germain e a quella di Fernando Quintero al Porto.
Sebastiani tira fuori qualche numero: «Dal 2009 a oggi abbiamo tirato fuori circa 30 milioni di euro e al 30 giugno il bilancio sarà chiuso in pareggio».
Conti in equilibrio, certo, ma per pareggiarli servirà anche cedere alcuni pezzi pregiati come Brugman, Ragusa e lo stesso Capuano.
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