Il ciclista di Miglianico Dario Cataldo, 36 anni, corre per la Movistar

CICLISMO

Inizia la festa del Giro in Abruzzo

Per quattro giorni la regione si colora di rosa. Prima tappa da Notaresco, domenica giorno clou con la Castel di Sangro-Campo Felice, lunedì la carovana parte dall'Aquila e lascia la regione. Ciccone e Cataldo vogliono far sognare i tifosi

L'AQUILA. Il Giro d'Italia 2021 ritorna in Abruzzo con le sedi di tappa di Notaresco, Castel di Sangro, Campo Felice e L'Aquila. L'Abruzzo si colora  del rosa del Giro d'Italia, simbolo della ripartenza post Covid. Gli abruzzesi Giulio Ciccone e Dario Cataldo sono fra i partenti di questa 104°edizione e vogliono ricambiare l'affetto e il tifo degli sportivi abruzzesi: il teatino Ciccone della Trek-Segafredo punta a essere protagonista nelle tappe di montagna a fianco del suo illustre capitano Vincenzo Nibali, mentre il corridore di Miglianico Dario Cataldo (Movistar Team) intende lasciare il segno con una vittoria di tappa.

Il primo giorno in rosa è oggi 14 maggio con la tappa Notaresco-Termoli (181 km), percorso per velocisti, salvo qualche lievi ondulazioni al passaggio nell'entroterra di Chieti con i due traguardi volanti a Crecchio e a Fossacesia Marina.

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Il giorno clou è domenica 16 maggio con l'inedito arrivo in salita, sullo sterrato degli impianti da sci Campo Felice (nel comune di Rocca di Cambio) con partenza da Castel di Sangro per complessivi 158 chilometri. Una delle tante tappe cosiddette "regina" nel cammino verso la conquista della maglia rosa e quella abruzzese propone tante salite, ma molto lunghe, con 4.000 metri di dislivello. Due sono i traguardi volanti (Celano e Rocca di Cambio) ma le difficoltà del giorno sono i gran premi della montagna a quota 1.556 metri di Passo Godi, Forca Caruso (1107 metri), Ovindoli (1457 metri) e gli ultimi 1500 metri con pendenze a doppia cifra sullo sterrato della pista da sci.

Lunedì la carovana rosa lascia l'Abruzzo con la partenza da L'Aquila verso Foligno (139 km di cui i primi 23 in territorio abruzzese), alla vigilia del primo giorno di riposo del Giro. Una frazione semplice che serve al gruppo per smaltire le fatiche del giorno prima sull'Appennino abruzzese e con le ruote veloci protagoniste.