L'Aquila, penalizzazioni in vista: inizia il calvario rossoblù

1 Agosto 2015

Il club risponderà di responsabilità oggettiva per i presunti illeciti di Di Nicola: sono 22 i capi di imputazione, il 12 agosto i casi di Savona-Teramo e Pisa-Torres

La Procura federale ha già dato un indirizzo ai processi che caratterizzeranno l’agosto torrido del calcio italiano. Per ora, infatti, ha calendarizzato solo quelli che vedono sul banco degli imputati le società per le quali si ipotizza la responsabilità diretta. E, quindi, la possibilità di retrocessione. Gli altri processi, quelli con i club imputati per responsabilità oggettiva, saranno celebrati dopo. Dopo che saranno partiti i campionati.

Quindi, l’indirizzo è quello che le società deferite per responsabilità oggettiva saranno sanzionabili, tutt’al più, con una penalizzazione da scontare nel prossimo campionato.

E così martedì 11 agosto si svolgerà, a Roma, il processo per “I treni del gol” di Catania con il club etneo (rischia di scendere dalla serie B alla D) deferito per responsabilità diretta con tanto di ammissioni del presidente Pulvirenti; la mattina successiva, il 12, alle 9 inizierà quello per Savona-Teramo con entrambe le società chiamate a rispondere di responsabilità diretta e quindi passibili di retrocessione; e, sempre mercoledì 12, alle 15,30 inizieranno i processi che vedono alla sbarra Torres e Vigor Lamezia (in Lega Pro) e Brindisi (in serie D): tutti deferiti per responsabilità diretta per i presunti addebiti ai propri presidenti e dirigenti, così come il Barletta che, però, nel frattempo, non si è iscritto al campionato. Complessivamente sono convocati alla sbarra 29 tesserati. Rischiano, invece, ammende e penalizzazioni Turris Neapolis, San Severo, Akragas Città dei Templi, Puteolana 1902 Internapoli, Pisa 1909, L'Aquila Calcio 1927, Luparense San Paolo e la Paganese Calcio 1926 che, proprio ieri, ha ottenuto dal Collegio di Garanzia del Coni la riammissione alla Lega Pro, dopo l'esclusione decisa dalla Figc che contestava ai campani un ritardo nella presentazione della domanda di iscrizione, dovuto a questioni tributarie.

L’Aquila calcio in tutta l’inchiesta sportiva figlia di Dirty Soccer va incontro a 22 capi di imputazione, la gran parte per responsabilità oggettiva per via dei capi di imputazione addebitati a Ercole Di Nicola, l’ex responsabile dell’area tecnica rossoblù. Visto l’indirizzo dato dalla procura ai processi è scongiurata l’ipotesi peggiore, ovvero la retrocessione. Il cumulo di deferimenti poteva dare la stura alla richiesta del massimo della pena. E questo non accadrà.

Di Nicola, ancora agli arresti domiciliari, secondo la procura di Catanzaro, è il regista di diverse combine in Lega Pro, una tesi che Palazzi ha fatto propria. E il 12 agosto Di Nicola e L’Aquila saranno protagonisti a Roma per due partite sotto inchiesta, due tra le tante: Savona-Teramo e Pisa-Torres della coppa Italia di Lega Pro dell’anno scorso. I rossoblù vanno incontro a una penalizzazione o, ben che vada, potrebbero cavarsela con una multa. Il problema è che L’Aquila, avendo 22 capi di imputazione, rischia di fare un campionato di Lega Pro con un handicap consistente, accumulando penalizzazioni su penalizzazioni.

Considerando che la Lega Pro di solito si decide, in coda e in vetta, per pochi punti potrebbero rivelarsi fondamentali nel cammino della squadra di Perrone. Insomma, un vero calvario per il rossoblù.(r.c.)

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