L’Eccellenza si ferma, nuovi positivi alla Torrese e all’Avezzano

PESCARA. Il campionato di Eccellenza è sospeso fino al 24 novembre. Quella di ieri, con appena quattro gare disputate sulle 10 previste, è stata l’ultima giornata prima dello stop forzato stabilito...

PESCARA. Il campionato di Eccellenza è sospeso fino al 24 novembre. Quella di ieri, con appena quattro gare disputate sulle 10 previste, è stata l’ultima giornata prima dello stop forzato stabilito dall’ultimo Dpcm del Governo. Un provvedimento che salva solo la serie D e ferma tutti i campionati regionali (compresi gli allenamenti) dall’Eccellenza a scendere. Si potrebbe ricominciare a gennaio, ma non ci sono certezze. I dilettanti, nel frattempo, fanno ancora la conta dei contagiati. La situazione più critica è quella della Torrese (Eccellenza) dove il numero dei positivi al Covid sale a 14 (12 giocatori, un dirigente e un componente dello staff tecnico). Il presidente giallorosso Giandomenico Rondolone è preoccupato e tira un sospiro di sollievo per la sospensione del campionato. «Era inevitabile, ha prevalso il buon senso perché la salute viene prima di tutto. Io avevo già sospeso da giorni tutte le attività, comprese quelle delle giovanili, perché da noi la situazione è seria. Quello che stiamo passando noi non lo auguro a nessuno. Abbiamo 14 tesserati positivi: non sappiamo come il virus abbia potuto colpirci, ma questo purtroppo è un nemico invisibile. Così non si poteva andare avanti, è stato giusto sospendere tutto. La mia proposta», conclude Rondolone, «è quella di ripartire direttamente a gennaio, di eliminare il Torneo delle Regioni e di giocare fino a giugno per portare a termine il campionato, scendendo in campo anche il mercoledì».
Il Covid colpisce anche l’Avezzano che ieri ha scoperto di avere due giocatori positivi. La società, preso atto della sospensione del campionato, è pronta a interloquire coi vertici regionali della Figc al fine di condividere regole e condizioni per continuare serenamente la stagione. «Se continuiamo a rinviare le partite di mese in mese, il campionato non finirà mai», spiega il presidente dell’Avezzano Gianni Paris. «Bisogna cambiare i protocolli e gestire diversamente i casi di positività, come avviene nei professionisti. Bisogna stabilire che, se hai meno di cinque giocatori positivi in squadra, la partita va disputata. È necessario, inoltre, che la federazione fornisca i tamponi alle società per avere un controllo periodico della salute dei tesserati». Restano positivi i cinque dell’Aquila (quattro giocatori e un dirigente) e l’attaccante Ilario Lepre del Penne. «Dopo qualche sintomo febbrile, ho fatto il tampone e sono risultato positivo», racconta Lepre. «Il virus ha sbagliato animale da attaccare. Ma passerà, ci rivedremo presto».
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