VELA

Lamante issa il Tricolore: «Ho imparato a sentire il vento» / VIDEO

Il 15enne pescarese campione italiano a Salerno nella categoria Laser 4.7 under 16

PESCARA. Domenico Lamante, 15 anni, di Pescara, è campione italiano di vela categoria Laser 4.7 under 16. Il giovane atleta abruzzese ha acciuffato il suo secondo prestigioso titolo di quest'anno gareggiando a Salerno dal 10 al 13 settembre insieme a 120 velisti provenienti da tutta l'Italia. Già ad agosto si era affermato con grinta in Portogallo conquistando il titolo di campione Europeo sempre della sua specialità, Laser 4.7, imbarcazione impegnativa.

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Pronti, via! La partenza della regata che ha dato il Tricolore al campione di Pescara
Le imbarcazioni Laser 4.7 e la premiazione di Domenico Lamante

Lamante è cresciuto agonisticamente nella Lega Navale di Pescara, dove è tutt'ora iscritto e allenato da Marco Dainese («Domenico ha regatato molto bene riuscendo a gestire lo stress della manifestazione e il campo di regata non facile», ha detto), ma anche all'interno di una famiglia appassionata di vela che gli ha permesso di provare fin da piccolo l'ebbrezza della navigazione.

«La vela per me è come una droga, ormai non riesco a farne a meno», ammette convinto il quindicenne che segue un programma atletico ben preciso per giungere a questi risultati. «Ho sempre dato tutto me stesso negli allenamenti», spiega, «che in particolare da novembre dello scorso anno sono stati giornalieri e intensi. La mattina a scuola e, dopo pranzo, fino all'ora di cena mi sono impegnato alternando palestra e allenamenti in mare. Lo studio? Dopocena, purtroppo. Per fortuna sono stato inserito in un progetto “Studenti atleti” del Coni che mi permette almeno di programmare le interrogazioni».

Domenico - Dodo per gli amici - che il 24 del mese inizia il secondo anno dello Scientifico Galilei, conversa in maniera sciolta e appassionata: «Il Laser è uno sport individuale», continua, «e quindi devi ragionare da solo, prendere decisioni, capire il vento. Io il vento ho imparato a sentirlo: non è difficile, basta essere svegli. A Salerno ero tranquillo perché mi sono molto allenato e conoscevo i miei avversari. Ho affrontato la regata con un vento strano, macchiato e rafficato, e sono soddisfatto di essere riuscito ad usarlo al meglio salendo sul podio più alto».

Il giovane Dodo ha gareggiato fino all'anno scorso con un Laser datato, comprato dal padre diversi anni prima per se stesso, con il numero di serie 133203. Solo dal 2020 ha dovuto acquistare una nuova imbarcazione per affrontare al meglio le nuove avventure sportive. «Ma il numero sarà sempre quello», sottolinea con orgoglio, «mi ha sempre portato fortuna, d'altronde in questa specialità è importante la prestazione dell'atleta non del Laser, che è uguale per tutti».

Per provare nuove esperienze, oltre agli Europei, quest'anno Domenico ha partecipato a regate con barche d'altura e catamarani. «Cerco di portare avanti seriamente sia lo studio che lo sport, poi col tempo vedrò a cosa dare la priorità. Per ora, visto che sono appena uscito da questo lungo periodo di allenamento, mi concedo un paio di settimane di riposo assoluto». Meritato, senza alcun dubbio. (d.p.)
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