MotoGp, Bastianini beffa Martin a Misano

23 Settembre 2024

La Bestia dà spettacolo, lo spagnolo (leader della graduatoria) grazie al 2° posto allunga su Bagnaia

MISANO ADRIATICO. Sulla pista di Misano succede tutto a poche curve dal traguardo. Enea Bastianini dà sostanza al suo soprannome la Bestia e con una manovra di forza si infila nello spiraglio lasciatogli da Jorge Martin che già assaporava la vittoria del GP dell'Emilia Romagna. Il madrileno incassa comunque un bel secondo posto, impreziosito dalla scivolata di Francesco Bagnaia quando mancavano 7 giri all'arrivo. Ma si infuria lo stesso e dopo il traguardo gli scappa il gesto dell'ombrello. Poi i due si chiariscono, ancor prima di scendere dalle moto. A completare la tripletta Ducati - che, con sei gare di anticipo, conquista il quinto titolo Costruttori consecutivo - sale sul podio Marc Marquez, beneficiando del regalo di Pecco. Il successo di Bastianini è il 100° della Rossa in MotoGP, 50 sono arrivati tra il 2020 e il 2024. Nella lotta per il mondiale piloti Martin sale a 341 punti e incrementa il vantaggio su Bagnaia. Il bi-campione del mondo con lo zero raccolto ieri è scivolato a -24, mentre Bastianini ha scavalcato Marquez, a -59 contro il -60 dello spagnolo. Secondo sulla griglia di partenza e sotto pressione dopo l'errore di strategia commesso due settimane fa sullo stesso circuito, allora teatro del GP di San Marino, Martin ha riattivato la modalità Martinator, duellando con un altrettanto scatenato Bagnaia e Bastianini a completare il terzetto subito in fuga. «È stata una gara difficile», ha ammesso alla fine il pilota della Ducati Pramac. In testa dal quarto giro, ma minacciato da Bastianini, Martin ha detto di «essere stato spinto fuori pista» dal riminese e «di non aver potuto reagire». «Penso di essere stato il più forte, avrei meritato la vittoria», ha aggiunto, anche se la caduta di Bagnaia dà peso al suo piazzamento. «Jorge è stato perfetto per tutta la gara», ha riconosciuto Bastianini, nato a pochi chilometri dal circuito. «È stato difficile superarlo all'ultimo giro. Ho visto un piccolo spazio, ero un po’ al limite, ma l'ho passato». Partito dalla pole e superato anche da Bastianini, Bagnaia ha iniziato a perdere terreno e per una decina di giri è parso in difficoltà. «Nei primi 15 giri è successa una cosa nuova: la gomma dietro non funzionava», ha spiegato. Poi i tempi del campione torinese hanno ripreso ad abbassarsi, fino ad un fantastico 1'30”877, di gran lunga il crono migliore del terzetto, dandogli l'illusione di poter riagganciare la testa della corsa. Ma quando gli è stato comunicato che Pecco stava arrivando, i primi due hanno cambiato passo. Nel tentativo di restargli in scia Bagnaia ha esagerato la staccata all'ingresso in curva 8, finendo la giornata nella via di fuga della Quercia. Ora il mondiale si sposta in Asia, nel prossimo fine settimana c'è il GP d'Indonesia.