L’allenatore biancazzurro Massimo Oddo, 44 anni

PANCHINA DEL PESCARA A RISCHIO

Oddo al bivio, col Cittadella si gioca tutto 

Il tecnico: «Dato il massimo e siamo stati anche sfortunati. Le esclusioni? Nessun caso, alcuni giocatori non sono al top»

La rivoluzione è servita a poco. Cinque sconfitte di fila, tredici gol subiti e Pescara sempre più ultimo in classifica. Massimo Oddo anche stavolta non è riuscito ad invertire il trend negativo e adesso, nonostante le smentite della società, la sua panchina traballa. Domenica contro il Cittadella, in caso di ko, potrebbe arrivare l’esonero e sono diversi gli scenari che potrebbero aprirsi, come il ritorno in panchina di Bepi Pillon. Oddo, ovviamente, spera di invertire il trend, ma da uomo di calcio sa bene che un ko potrebbe risultargli fatale. «La società prenderà le sue decisioni e farà le sue valutazioni. Non posso preoccuparmi dell’esonero e vado avanti per la mia strada. Questo aspetto non mi tocca proprio».

Rodrigo Guth, 19 anni, difensore del Pescara
Massimo Oddo dopo il quinto ko di fila spera di vedere la luce in fondo al tunnel. «Sono moderatamente tranquillo», continua il 44enne allenatore del Pescara. «Significa che conosco la realtà e sono convinto che ritrovando alcune pedine cambieremo totalmente». Ieri le assenze sono quelle che hanno fatto più rumore. Dalle esclusioni dalla lista dei convocati di Galano e Valdifiori alla panchina di Scognamiglio, Memushaj e Busellato. «Non c’è nessun tipo di polemica con i calciatori», tiene a precisare Oddo. «Abbiamo preferito insieme a Valdifiori di farlo rimanere a casa per allenarsi e recuperare a pieno al condizione. Ha avuto anche il Covid in passato ed era d’accordo nel rimanere a casa. Galano l’abbiamo tenuto fuori per recuperare da un fastidio al flessore. Memushaj anche non era al top. E lui stesso ammette che non è nelle migliori condizioni».
Con tutti i difensori centrali out, Scognamiglio è rimasto in panchina. Anche in questo caso Oddo ha la risposta pronta sull’esclusione: «Aveva un fastidio e non era al cento per cento e a livello tattico ho preferito schierare Jaroszynski e Balzano perché sono due difensori rapidi». Ovviamente, le polemiche non esistono: « Nessuna polemica, le costruite voi...», dice rivolgendosi alla stampa. «Anche in mezzo al campo ho scelto chi stava meglio fisicamente». Sarà anche così, ma, da quello che filtra, lo spogliatoio del Pescara in questo momento non è serenissimo. «Nessuna epurazione. Ci sono calciatori che vedo meglio in settimana e vanno in campo. Sono tutti importanti, ma nessuno è indispensabile». Dopo il gol di Maistro non c’è stato l’assalto preventivabile al Lecce. «La squadra è depressa per i risultati, ma non è assolutamente rassegnata. Mi segue alla grandissima perché ha fatto quello che ho chiesto. Dispiace per i ragazzi perché hanno fatto di tutto. Davanti avevamo una corazzata come il Lecce, ma per larghi tratti della partita abbiamo dominato e siamo stati anche un po’ sfortunati. Abbiamo preso gol nel nostro momento migliore. Ho visto una buona partita, nonostante le difficoltà. Nel complesso c’è stato un buon Pescara che ha provato a giocare».
I prossimi giorni saranno delicatissimi per l’allenatore. «Sarà una settimana durissima, come sempre. Per me è così anche quando le cose vanno bene», conclude Oddo, il quale sa bene che i bonus sono praticamente esauriti e un passo falso col Cittadella potrebbe far scendere in anticipo i titoli di coda sulla sua avventura in biancazzurro.
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