Parate, sogni e ambizioni Sorrentino punta in alto «Pescara, ti porto in B»  

In famiglia lo sport è di casa, la sorella gioca a pallacanestro in serie A  «È un momento magico. Giulia? Mi ha trasmesso lo spirito di sacrificio»

PESCARA. Dal settore giovanile a punto fermo del Pescara in C. Alessandro Sorrentino si gode il periodo d’oro. Ha grandi ambizioni il 19enne portiere di Mozzagrogna che Gaetano Auteri ha promosso titolare dopo l’infortunio di Raffaele Di Gennaro. Da piccolo ammirava Gigi Buffon, ora cerca di rubare i segreti dei migliori numeri uno in circolazione. In famiglia lo sport è un dogma, l’altra figura di spicco è la sorella Giulia che gioca a basket in Serie A con il Vigarano. Alessandro punta al massimo e svela il suo sogno: «Mi piacerebbe vedere il Pescara in B a fine stagione e in futuro vorrei arrivare più in alto possibile».
Sorrentino, dalla Primavera a titolare in prima squadra. Sensazioni?
«In questo periodo sono felice, ma, allo stesso tempo, resto concentrato sul lavoro. So che devo migliorare sotto tanti aspetti e l’esperienza che sto accumulando sarà molto formativa».
Due grandi sportivi in famiglia, ma Giulia ha scelto il basket.
«Mia sorella ha fatto tanti sacrifici per arrivare in Serie A, è andata via da casa quando aveva 15 anni. È sempre stata molto determinata. Siamo simili? Sì, lei vorrebbe sempre il massimo, anche se a volte tende un po’ ad abbattersi se le cose non vanno per il verso giusto. Su questo siamo diversi».
Mamma Giovanna, papà Pino e vostro fratello Mario. Chi è il più appassionato?
«Tutti ci seguono con passione. Mia madre si agita abbastanza quando sono in campo, lo stesso fa mio padre se gioca mia sorella. Mario gestisce un bar ed è il mio primo tifoso. Se sul giornale esce un articolo che parla di me, lo custodisce con cura e cerca di ‘sponsorizzarmi’ con gli amici».
L’emozione più forte che ha provato nel calcio?
«L’esordio in C e la vittoria del campionato Primavera, due momenti che resteranno impressi per sempre nel mio cuore».
Il primo posto è lontano, ma ci sono i play off. Il Pescara può farcela a tornare in B?
«Certo, abbiamo dimostrato di avere carattere e di potercela giocare. Possiamo centrare l’obiettivo, ne sono convinto».
Un giudizio su Auteri?
«È molto esigente con noi, è così perché sa che abbiamo enormi potenzialità. E per raggiungere risultati importanti bisogna fare sacrifici. È un grande allenatore».
Il rapporto con Iacobucci e Di Gennaro?
«Di Gennaro è molto simpatico, non è stato difficile diventare amici. Stesso discorso con Iacobucci che è arrivato a campionato in corso».
A chi si ispira?
«Buffon è stato un punto di riferimento per la voglia di vincere. Ora non ho un idolo, studio i migliori per arricchire il bagaglio personale, rubare i segreti e crescere».
Obiettivi futuri?
«Il primo è aiutare il Pescara a tornare almeno in B. Poi vorrei arrivare più in alto possibile per vedere ripagati i miei sforzi. Sarebbe anche il giusto premio per i sacrifici che la mia famiglia ha fatto per permettermi di inseguire un sogno». (g.t.)