Pescara cinico e spietato: Ferraris stende il Rimini 

Un colpo di testa del trequartista nel finale regala la seconda vittoria esterna

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RIMINI (4-3-3): Colombi 6.5; Longobardi 6, Gorelli 6.5, Lepri 6.5 (15’st Bellodi 6), Semeraro 6.5 (33’st Falbo); Megelaitis 6, Langella 6.5, Garetto 6 (33’st Piccoli); Cioffi 6 (23’st Dobrev), Cernigoi 6 (15’st Parigi), Malagrida 6.5. A disposizione: Vitali, Sammarini, Fiorini, Accursi, Lombardi, De Vitis, Ubaldi, Cinquegrano. Allenatore: Buscè.

PESCARA (4-3-3): Plizzari 7 (1’st Saio 6); Staver 6, Brosco 7, Pellacani 7, Crialese 5.5; Tunjov 5 (24’pt Lonardi 6.5), Squizzato 5 (24’pt Valzania 6.5), Dagasso 6.5; Bentivegna 6 (30’st Meazzi 7.5), Tonin 6 (21’st Ferraris 7.5), Cangiano 7. A disposizione: Giannini, Vergani, Moruzzi, De Marco, Saccomanni, Mulè. Allenatore: Baldini.

Arbitro: Vergaro di Bari.
Rete: 40’st Ferraris.
Note: serata calda, terreno sintetico, spettatori 3.981 di cui 2005 abbonati e 1976 paganti. In curva ospiti oltre 900 spettatori di fede biancazzurra. Ammoniti Pellacani, Cangiano, Tonin, Crialese, Langella. Angoli 6-4 per il Pescara.
RIMINI
Il Pescara a Rimini vince 1-0, aggancia il Gubbio in testa alla classifica e può fare festa con i mille tifosi sotto la curva al triplice fischio dell’arbitro. Eppure le cose si erano messe molto male all'inizio: Vergani infortunato, centrocampo inadeguato e presto sostituito, Plizzari costretto a lasciare il campo al 45°. Una sorta di incubo e invece nella ripresa il Pescara ha cambiato marcia. Diciamolo subito: che sofferenza nel primo tempo e che bravo Silvio Baldini. Non si offenda nessuno se si attribuiscono i meriti al tecnico di Massa. Presto spiegato il motivo: la squadra parte male, a centrocampo Tunjov e Squizzato sono un fac simile della loro versione dello scorso anno. Palle perse, poca intensità e pallino del gioco consegnato agli avversari. Un rimprovero, un secondo fatto ad alta voce e poi il cambio a metà primo tempo. Che carattere Baldini e con Valzania e Lonardi le cose sono andate meglio. Tutto qui? No, perché nella ripresa arrivano Ferraris e Meazzi e sono determinati. Chapeau Baldini. Una sorpresa all’inizio: non c’è Vergani, problema all’adduttore. Non grave, ma non viene rischiato. Gioca Tonin: l’ex Foggia corre a più non posso, dà fastidio a Lepri e Gorelli, ma non ha tanti palloni buoni in area. Uno arriva nella ripresa, ma il suo sinistro in corsa termina out. Per il resto nessuna sorpresa: Staver confermato a destra, Squizzato play con Tunjov e Dagasso, mentre in avanti Bentivegna e Cangiano supportano l'ex Juve Stabia Tonin. Il primo tempo è da mani nei capelli. Malagrida a destra diventa immarcabile per Crialese, mentre Langella e Magelaitis mettono in crisi il Pescara. Non Baldini che cambia e mette a posto le cose. Dopo 30’ di Rimini nel primo tempo la partita, piano piano, diventa equilibrata, ma Colombi non correrà pericoli. Serve, invece, il miglior Plizzari nel primo tempo in almeno tre occasioni. Sul finire di tempo esce e salva il risultato ma si fa male al gomito. Nella ripresa entra Saio. E per fortuna anche un altro Pescara. Lonardi e compagni prendono campo, il Rimini non spaventa più e l’ex portiere della Samp resta inoperoso. Con Meazzi e Ferraris cambia la musica in attacco. Soprattutto l’ex Entella diventa determinate e giocherà 20’ di grande spessore. Prima a destra fa quello che ha fatto Malagrida a Crialese e impegna Colombi; poi, si divora il vantaggio a tu per tu con il portiere di casa. Per il Rimini Meazzi è un rebus senza soluzioni, ma i biancorossi di casa non avevano ancora fatto i conti con il vero Cangiano. L’ex Bologna ha sonnecchiato per 70’ rischiando anche di essere espulso, ma poi ha fatto Gianmarco Cangiano. Tacco illuminante per Meazzi, ma l’esterno biancazzurro si è divorato il vantaggio; poi il cross perfetto per il colpo di testa di Ferraris. Una sorta di cioccolatino che l’ex Monza ha scartato e si è gustato spedendo il pallone in rete. La festa dei tifosi biancazzurri può iniziare, per il triplice fischio c’è da attendere ancora qualche minuto, ma con Brosco e Pellacani l’area è blindata. Al 95° la corsa verso il settore ospiti è esaltante. Il Pescara può festeggiare ma il brutto primo tempo non deve essere dimenticato. Per fare un ulteriore step serve continuità per tutti i 90’. Quella continuità mancata nel primo tempo contro la Torres e sempre nel primo tempo ieri. Per ora si può sorridere anche perché presto tornerà Davide Merola. E c’è un applauso per tutti. Per Baldini uno in più. Lunedì prossimo all’Adriatico arriverà la Pianese.
Enrico Giancarli
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