La tifoseria biancazzurra ad Avellino

CALCIO / SERIE C

Pescara, Colombo: «Periodo nero». Sebastiani: «Siamo vivi»

Dopo la sconfitta con l'Avellino il punto dell'allenatore e del presidente. Prossima partita il 7 gennaio all’Adriatico contro il Latina

PESCARA. Il Pescara non riesce a scartare un regalo da tre punti sotto l’albero e chiude male un disastroso dicembre. Al Partenio-Lombardi vince l’Avellino 1-0. L’undici di Rastelli gioca alla grande i primi 10’, fa girare la testa al Pescara e porta a casa i tre punti.

leggi anche: Pescara sconfitto 1-0 ad Avellino E' l'ultima partita dell'anno. Per i biancazzurri continua il momento negativo

Crescenzi e compagni giocano altrettanto bene se non meglio nella ripresa, ma tornano a mani vuote tra la delusione dei tanti tifosi presenti sugli spalti.

Quinta sconfitta nelle ultime sei per i biancazzurri ed è un dato di fatto. Ma il Pescara del secondo tempo non è affatto dispiaciuto. E c’è da essere fiduciosi a patto che il mercato porti un po’ di concretezza in zona gol. Ora la sosta poi di nuovo in campo il 7 gennaio all’Adriatico contro il Latina (ore 14,30) sperando che il mese di dicembre diventi presto un lontano ricordo.

«Abbiamo fatto una discreta partita subendo un gol balordo», è la sintesi del pensiero del tecnico biancazzurro Alberto Colombo. «Abbiamo fatto una buona prestazione, ma senza riuscire a raddrizzare la partita. Dispiace sia per i miei giocatori che per i tifosi, i quali fanno i sacrifici e vengono a vederci anche in queste trasferte lontane. In questo momento non riusciamo a dare loro le gioie che meritano».

Colombo, poi, guarda al mercato. «Parlarne oggi diventa difficile. Devo pensare a migliorare delle cose e non mi perdo in questi discorsi. Vediamo di ripartire con la testa giusta e riprenderci il pubblico che stiamo perdendo. Non mi soffermo sul mercato. Dobbiamo resettare tutto e ripartire. Anno nuovo, con un’altra mentalità».

Per il presidente Sebastiani «dal Partenio usciamo soddisfatti non per il risultato, ma per l’impegno e il gioco espresso. Siamo vivi, anche se abbiamo perso». Sul capitolo mercato, Sebastiani è molto chiaro: «Servono i posti in lista. Prima bisogna fare le cessioni e poi gli acquisti». 

E sul caso plusvalenze legate all’inchiesta sui conti della Juve, con la procura che ha riaperto il caso. Sebastiani si mostra sereno: «Ero tranquillo prima e lo sono ancora di più adesso dopo aver letto qual è l’operazione incriminata, ovvero quella di Brunori (attaccante ora al Palermo, ndr). Con lui abbiamo dimostrato che sappiamo scegliere bene i giocatori e poi valorizzarli. Se lui è un problema, allora vuol dire che dobbiamo fermarci a fare calcio».