Pescara, sogni e desideri: tutto in una notte per tagliare il traguardo della B

La carica dei ventimila per riabbracciare la serie cadetta: è l’ultima gara, vale prestigio e soldi
PESCARA. Inferno o Paradiso: tutto in una notte, non c’è una via di mezzo. Non è solo una partita di calcio. È la partita: per il Pescara che vuole riabbracciare la serie B dopo quattro anni; per la Ternana che intende lasciare il purgatorio della serie C dopo una stagione. È l’ultima partita del calcio professionistico per club in Italia. Stasera arriverà l’ultimo verdetto in mondovisione. E sarà una notte di cui comunque ci si ricorderà tutto: dal posto sugli spalti dello stadio alla posizione assunta davanti al televisore o al maxischermo.
Ci si ricorderà degli amici e dei parenti con cui ogni tifoso vivrà emozioni contrastanti. Da Pescara o da Terni. In ballo c’è la promozione in serie B, l’ultima. Sono partite 28 squadre all’inizio di maggio: solo una questa notte farà festa. In ballo ci sono soldi e prestigio a livello di club, di calciatori e di allenatori. In ballo c’è la gioia, la felicità di vedere vincere la propria squadra del cuore. Il sorriso di un popolo. Nel caso del Pescara non c’è soltanto una città a spingere i biancazzurri. C’è una regione che vuole riappropriarsi di una vetrina, quella del campionato cadetto, che sarebbe un raggio di luce in un tunnel senza fine di delusioni e precarietà sportive.
Appuntamento alle 21,15, diretta tv su Rai2 e Sky, una platea che si snoderà su tutti i continenti. Ansia e palpitazioni per tutta la giornata fino ad arrivare a una notte che si spera magica in riva all’Adriatico. Una notte in cui sprigionare la tensione della vigilia. No, Pescara non ha preparato la festa: vuole fare festa, è diverso!
Riparte dalla vittoria di lunedì sera per 1-0. Sa di essere più squadra e sa che dovrà temere quelle individualità rossoverdi che nel corso della stagione hanno portato la Ternana a chiudere il girone B della serie C al secondo posto. Vince chi sbaglia di meno, sembra una banalità ma è così: nell’andata la Ternana ha pagato a caro prezzo il suo errore e il Pescara è passato all’incasso. Ai biancazzurri basterà non perdere per tornare in B al 90°. Una sconfitta di misura porterebbe le squadre ai supplementari e poi, eventualmente, ai calci di rigore. Più che la tecnica conta la testa. Più che i calciatori stasera saranno gli uomini a fare la differenza. Uomini capaci di esaltarsi in un’arena calcistica davanti a ventimila spettatori. I valori tecnici saranno importanti, ma non decisivi. Conterà la fame di gloria. Sapere che una promozione può svoltare la carriera.
Il gol dell’andata fa pendere il pronostico dalla parte dei biancazzurri: i rossoverdi da una parte hanno l’onere di tentare la rimonta dall’altra la leggerezza di chi la frittata l’ha già combinata. Bisogna saper reggere la pressione.
Nessuno vuole essere nei panni di Marco Capuano, pescarese doc e capitano della Ternana. Sa che stasera l’Adriatico-Cornacchia sarà una bolgia, lo sa perché qui ha festeggiato una promozione in serie A nel 2012 e questa volta sarà dall’altra parte della barricata. Conosce la passione e l’entusiasmo di una città che non chiede altro che riaccendersi. Sarà una notte piena di brividi che solo il pallone riesce a regalare.
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