CALCIO / SERIE C

Pescara, tour de force al via Zeman recupera Gyabuaa

Da domenica 4 gare in 2 settimane per blindare il 3° posto. Torna la mezzala

PESCARA. Nuove idee, vecchi difetti. Il primo Pescara di Zdenek Zeman diverte, illude ma non va oltre il pareggio (2-2) contro una Juve Stabia che aveva ottenuto un solo punto nelle ultime cinque partite. A dire il vero il Pescara ha iniziato a divertire dopo una prima mezzora che non aveva regalato emozioni. Solo qualche nuovo movimento ma nessun pericolo dalle parti del portiere avversario. È cambiato tutto sul finire del primo tempo e nella prima parte della ripresa con palle gol a successione. Ma la fase difensiva non ha regalato certezze.

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Zeman è così, prendere o lasciare verrebbe da dire, ma in realtà il Pescara visto sabato aveva tanto della squadra degli ultimi mesi. Zero pericoli creati all’inizio, errori banali e individuali in fase di palleggio, errori gravissimi in fase difensiva. La speranza è che quelle belle idee viste piano piano diventino la base per costruire un Pescara vincente e che possa dire la sua nei play off. Cosa è piaciuto sabato? La voglia di andare a recuperare subito alto il pallone e cercare l’area avversaria, un po'come succedeva fino a novembre. Zeman lavorerà proprio su quei concetti per cercare di costruire un’identità forte. E lavorerà molto per spiegare i suoi movimenti ai centrocampisti.

Il calendario. La lotta al terzo posto è diventata una corsa a braccetto con il Foggia. I rossoneri hanno agganciato il Pescara a quota 49 punti e hanno una migliore differenza reti generale (+12 i rossoneri, +10 i biancazzurri). Ma attenzione anche a Monopoli e Cerignola che inseguono a quattro punti. E fino alla fine di marzo ci saranno quattro gare in calendario, di cui tre lontano dall’Adriatico e ci sarà anche la “mission impossible” di Catanzaro. Si comincerà domenica (ore 14.30) contro la Gelbison in trasferta e poi turno infrasettimanale il 15 a Messina. In casa arriverà la Turris dell’ex Pippo Maniero e il 25 ecco la trasferta sul campo del Catanzaro, contro la macchina da guerra di Vincenzo Vivarini. Non un calendario facile, ma il Pescara ha l’obbligo di riprendere il suo cammino per provare ad arrivare al terzo posto che vorrebbe dire entrare in gioco nei play off direttamente alla fase nazionale.

Domenica la Gelbison. Sarà una settimana importante quella che inizia oggi per Zeman. Il campo ha dato le prime indicazioni concrete e il tecnico boemo potrà farà meglio le sue valutazioni. La buona notizia è che il centrocampista Emmanuel Gyabuaa sta molto meglio e potrebbe già aggregarsi ai compagni. La distorsione alla caviglia non ha provocato lesioni e domenica potrebbe esserci. Nel caso per Zeman un’opzione in più perché Aloi ha fatto una partita intensa e applicata nel ruolo di mezzala, ma non interpretando il ruolo come piace al tecnico.

Cosa chiede il boemo? Basta vedere il movimento fatto da Mora in occasione del primo gol e Gyabuaa ha quelle caratteristiche nel suo dna. E c’è anche Germinario che lavora sotto traccia per farsi trovare pronto. Sta meglio anche Kraja, ma prima di aggregarsi dovrà effettuare una risonanza per vedere l’esito della lesione al soleo e potrebbe tornare contro la Turris all’Adriatico. Domenica non ci sarà il terzino destro Tommaso Cancellotti che verrà fermato dal giudice sportivo, mentre Zeman con molta probabilità fermerà il difensore Boben. Pronto Crescenzi sulla fascia, mentre scalpita Mesik che potrebbe debuttare dall’inizio nel cuore della retroguardia. In mezzo al campo plausibile il trio con Palmiero, Mora e Gyabuaa, mentre in attacco Merola e Lescano hanno fatto bene e ci sarà il solito ballottaggio per completare il tridente. Sono in quattro per una maglia, Zeman ha tutto il tempo per scegliere.

Enrico Giancarli