Piatek cresce, il Milan in ascesa 

Secondo colpo di fila in trasferta. Il Bologna ritrova Mihajlovic in panchina ma deve inchinarsi

BOLOGNA. Al Dall'Ara l'attesa è tutta per Sinisa Mihajlovic. Bologna-Milan è la gara che segna il ritorno in panchina del serbo dopo il trapianto di midollo del 29 ottobre. Il Diavolo però rovina la festa e si prende la scena: seconda vittoria consecutiva in trasferta per la banda di Pioli, che concede il bis dopo il successo di Parma passando 3-2 al Dall'Ara. Stefano Pioli, uno degli ex, cerca continuità e ripropone lo stesso undici schierato al Tardini, il suo Milan risponde presente e si conferma in crescita. La continuità la cercava anche il Bologna dopo il successo di Napoli, con l'obiettivo di dimenticare la figuraccia rimediata a Udine (1-4) in Coppa Italia. Mihajlovic archivia l'esperimento della difesa a 3, ripropone l'abituale 4-2-3-1, con Skov Olsen, Denswil e Schouten titolari al posto diOrsolini, Krejcì e dello squalificato Medel, ma risposta non arriva. I rossoblù spaventano gli avversari in avvio, con il pressing alto che porta Skov Olsen e Poli a recuperare palloni pericolosi a ridosso dell'area milanista in avvio: il resto, però è un monologo rossonero, inaugurato dal recupero di Cahanoglu sul vertice sinistro dell'area che innesca Piatek: Bani rovina sul pistolero, che dal dischetto torna a segnare. Quarto gol stagionale per l'attaccante polacco, che risponde alle critiche nei giorni della trattativa Ibrahimovic e appare in netta crescita. Quarto gol anche per Theo Hernandez, già match winner a Parma e capocannoniere rossonero insieme a Piatek, che al minuto 32 taglia alle spalle della difesa rossoblù piazzata, sfruttando la giocata di un ispirato Suso, che fa fuori due avversari prima di mettere il compagno da solo davanti a Skorupski. Il Bologna fatica a creare occasioni e a rendersi pericoloso, ma riesce comunque a riaprire il match sul finire del primo tempo: quando sul corner di Sansone, Hernandez spedisce il pallone nella propria rete, cercando di contrastare Denswil. Neppure l'episodio però cambia indirizzo al match. Fa tutto il Milan, anche nella ripresa, con Bonaventura che trova il sinistro a giro che chiude nuovamente la partita al primo giro di lancette. È il gol partita. Il Bologna prova a riaprire il match. Ma rischia pure di subire la quarta rete da Piatek; riesce nel proprio intento con il rigore di Sansone al 39', dopo atterramento di un Hernandez che fa e disfa su Orsolini, concesso dopo revisione Var. È un gol che riaccende le speranze rossoblù nel finale ma non cambia la sostanza, che racconta della supremazia del Milan sul piano del gioco, della concretezza e della qualità. Il Milan cresce, sale a quota 20 punti in classifica, a 8 lunghezze dall'Europa League e a un punto dal Napoli e dal Parma. Il Bologna ritrova Sinisa, ma fallisce l'operazione sorpasso sui rossoneri.
Angelo Caradonna