Plusvalenze, Pescara esulta Sebastiani: giustizia è fatta 

Delfino e dirigenti prosciolti. Il patron: «Entro maggio penso di vendere»

PESCARA. Tanto tuonò che piovve… una sentenza che fa sorridere il Pescara e le altre società coinvolte nell’inchiesta sulle plusvalenze. Il dispositivo del Tribunale Nazionale Federale, reso noto nel primo pomeriggio di ieri, ha prosciolto tutti, compresi il presidente Daniele Sebastiani, il vice Gabriele Bankowski e il consigliere Roberto Druda. Nessuna multa, nessuna inibizione e per l’avvocato Flavia Tortorella, che ha tutelato gli interessi della Pescara Calcio, la soddisfazione è grande. «Ma è stato un lavoro durissimo per tematiche e tempistiche. Alla fine siamo pienamente soddisfatti. Abbiamo sempre mantenuto una linea che si basava sull’infondatezza delle accusa e, a differenza degli altri club, abbiamo immediatamente sollevato una prima censura sulla mancanza di un documento ritenuto da noi fondamentale. In data 14 marzo abbiamo chiesto istanza di accesso ai documenti amministrativi presso la Covisoc, ma ci è stato negato», continua il legale del Pescara. «Abbiamo ritenuto che la Procura si spendesse per avere questo documento ma la risposta è stata negativa. Da qui la prima eccezione di carattere preliminare che abbiamo sollevato in giudizio. Il comma 2 è stato derubricato? Certo, la Procura si è resa conto di aver commesso un errore di calcolo sul patrimonio netto che il nostro consulente tecnico aveva immediatamente rilevato. La chiave della vittoria delle difese è stata aver fatto capire che non esiste un criterio predeterminato per la valutazione dei diritti pluriennali dei giocatori».
La Procura, lette le motivazioni del dispositivo, ha facoltà di appellarsi. «Si, è vero. Potrebbe esserci margine per il ricorso». Allora, è preoccupata?. «No, assolutamente».
Sebastiani esulta. L’avvocato Tortorella è sorridente e visibilmente soddisfatta del lavoro svolto. Squilla il telefono, dall’altra parte il presidente Sebastiani. «Complimenti a Flavia Tortorella e a tutto lo staff. L’ eventuale appello? Non sono affatto preoccupato perché c’è un Tribunale che ha appurato che le nostre difese erano corrette. E vi dico di più. Anche il sito Transfmarket (utilizzato dalla Procura per dare un valore ai calciatori, ndc) ha precisato ieri che le valutazioni non sono affatto indicative ai fini delle trattative». Resta però un’inchiesta penale sui bilanci che potrebbe creare problemi. «Siamo tranquilli anche per quando riguarda questa situazione. Il Tribunale delle Imprese ci dice che le operazioni sono tutte validate ma che le abbiamo espresse male. Chiariremo e siamo a disposizione. Però noto che qualcuno pensa sempre a mettersi in mostra e non al bene del Pescara». Il tempo passa, nessuna cessione societaria? «Invece continuo a dirvi che siamo a buon punto e sto continuando a parlare con persone serie. Entro maggio penso di chiudere».
La squadra. Conquistato il quarto posto con il successo di Pistoia, nell’ultima gara contro l’Imolese i biancazzurri proveranno a scavalcare il Cesena.
«Ci crediamo perché il Siena ha delle valide motivazioni per fare una bella partita. A Pistoia il Pescara mi è piaciuto. Abbiamo sofferto nel primo tempo ma poi ho visto una grande squadra dominare la partita. E siccome si diceva che avevamo problemi di condizione atletica, dico bravo anche ad Auteri (l’ex allenatore, ndc) perché invece i ragazzi stanno bene. Il modulo? Zauri si è dovuto adattare viste le assenze». A Pistoria l’attaccante Milos Bocic sembra rinato. «È nostro e sono sicuro che arriverà a fare benissimo con il tempo. Ora pensiamo all’immediato futuro e vi dico che Zappella, dopo l’infortunio alla spalla, sta meglio e ha già iniziato a correre». E il futuro inteso come prossimo anno? Con Zauri e il ds Matteassi al suo fianco? «Se non cedo la società sì, resteranno. Ma io sto portando avanti bene le trattative sulla cessione e il proscioglimento di ieri aiuta molto».
Enrico Giancarli