Sergio Parisse con la casacca dell'Italrugby

ITALRUGBY

Sergio Parisse nel XV ideale del decennio

Il capitano della nazionale azzurra assieme a leggende come McCaw, Habana e ÒDriscoll

ROMA. Sergio Parisse, storico capitano della nazionale italiana di rugby, 142 apparizioni in maglia azzurra tra il 2002 e il 2019, di cui 96 con la fascia al braccio, è stato inserito da World Rugby, la federazione internazionale, nella formazione del XV ideale dell'ultimo decennio, annunciata in occasione dei World Rugby Awards, gli Oscar della palla ovale, tradizionale cerimonia di fine anno che quest'anno so è tenuta in modalità virtuale.

Il numero otto del Tolone è l'unico italiano e uno dei quattro europei inseriti nel XV eletto da un panel di esperti. Insieme a Parisse, figurano nel XV del decennio, tra gli altri, la "leggenda" irlandese Brian ÒDriscoll, il neozelandese Richie McCaw, l'unico giocatore nella storia ad aver sollevato due volte la Coppa del mondo e che ha vinto anche il premio come miglior giocatore in assoluto della decade, l'ala sudafricana Bryan Habana e l'apertura degli All Blacks Daniel Carter, recordman di punti sulla scena internazionale. In tutto, nel XV del decennio, ci sono 7 All Blacks (McCaw, Franks, Retallick, Whitelock, Carter, Smith e Màa Nonu), 3 sudafricani (Mtawarira, Du Plessis e Habana), 2 irlandesi (Murray e ÒDriscoll), un australiano (Pocock), un gallese ((North) e, appunto, Parisse.

«Ogni minuto giocato con l'Italia è stato un onore e un privilegio» il commento di Parisse «ed essere inserito tra i migliori giocatori dell'ultimo decennio è un riconoscimento per tutti i compagni con i quali ho avuto l'opportunità di condividere il campo e la maglia azzurra. Spero di poter ispirare i giovani italiani che si stanno affacciando sulla scena dei test o si stanno avvicinando al nostro sport. Guardo i nomi di questa squadra ideale e non posso non pensare che sarebbe stato fantastico poter scendere in campo tutti assieme, almeno una volta, dopo esserci confrontati da avversari sul campo in tante occasioni. Ringrazio gli esperti che hanno votato la formazione ideale del decennio per la stima che hanno dimostrato nei confronti del mio rugby, e per quanto spero di aver dato all'Italia in questi anni».