Calcio serie B

Solito Pescara: lotta e gioca, ma arriva un’altra sconfitta

15 Dicembre 2025

Biancazzurri battuti 2-1 all’Adriatico-Cornacchia. Un film già visto: Tonin illude, poi il Frosinone pareggia subito e nella ripresa centra il colpo

PESCARA. L’esito del testacoda dell’Adriatico-Cornacchia è impietoso: mette le ali al Frosinone capolista della serie B e affossa il Pescara, ultimo in classifica. I ciociari ottengono il massimo risultato con il minimo sforzo. Senza strafare. Per i biancazzurri le solite recriminazioni: un primo tempo giocato ad alti livelli in cui nessuno si accorge che sono ultimi in classifica. Men che meno della differenza di punti con la prima della classe. Poi, la ripresa in cui l’intensità di gioco scema un po’ alla volta e arriva il gol dalla distanza di un terzino che stronca ogni velleità. E comunque il Pescara andasse a farsi benedire, perché la dea bendata gli ha voltato le spalle, basti guardare il salvataggio sulla linea in pieno recupero di Cittadini su Faraoni.

C’è poi il rovescio della medaglia: se il Pescara ogni volta raccoglie meno di quanto semina qualche domanda sulla consistenza dell’organico - alla 16ª giornata - andrebbe fatta. Anche stavolta va avanti e poi subisce. Appena due punti in quattro partite per Giorgio Gorgone in panchina; il Pescara ha vinto solo una volta, il 21 settembre scorso, 4-0 all’Empoli. I tre punti sono una chimera. Tanti gol subiti per la difesa più perforata della cadetteria. Segna, il problema non è il gol. Ma la fase difensiva. E se tutti o quasi perforano Desplanches, beh non è un bel segnale e il problema è ben definito.

Considerazioni e riflessioni dopo la quarta sconfitta casalinga. Il Frosinone è alla sesta vittoria nelle ultime sette gare e sale a più tre sul Monza, secondo in graduatoria, per la gioia dei 750 tifosi al seguito. Prima ha fatto sfogare il fanalino di coda e poi ha costruito la sesta vittoria esterna, forse la meno meritata per come si sviluppa la partita. Un peccato per il Pescara che addirittura va in gol dopo 38 secondi con Tonin che, in area, lascia sul posto Monterisi con una finta e infila Palmisani. Un gran gol. Subito in ginocchio la difesa più solida della serie B, sembra il viatico per una grande serata e, invece, è la solita.

Il vantaggio dura poco, perché il greco Koutsoupias trova il diagonale vincente al 5’. Anche questo un bel gol. Il Pescara è arrembante, gioca con intensità. Corre. Non ci si annoia. Monterisi salva su Di Nardo a Palmisani battuto. Il Pescara insiste e al 12’ il portiere del Frosinone salva sul colpo di testa di Capellini. Al 38’ altro salvataggio sulla linea, questa volta di Calò, sempre sul colpo di testa di Capellini. I biancazzurri meriterebbero il vantaggio che, però, non arriva.

E nella ripresa ecco il Frosinone. Il Pescara ha speso tanto e la capolista accelera di quel poco che basta per creare pericoli dalle parti di Desplanches che al 3’ salva sul colpo di testa di Raimondo e all’11’ capitola sul destro da oltre trenta metri del terzino Anthony Oyono, uno dei due gemelli francesi naturalizzati dal Gabon, con la palla che si spegne sotto la traversa gonfiando la rete. Una mazzata per il morale dei biancazzurri. Il Frosinone si ritrova in vantaggio senza aver fatto granché. È dopo che magari legittima l’1-2, perché il Pescara accusa il colpo. Solo tiri dalla distanza di Caligara sui quali Palmisani è abile a respingere. Non ha più la forza e le gambe per tentare la rimonta. Il Frosinone amministra il vantaggio e alla mezzora Desplanches si supera su Zilli e poi su Ghedjemis. Certo, poi, se Cittadini non avesse salvato sulla linea il pallone calciato da Faraoni a portiere battuto si starebbe parlando del punto della speranza strappato alla capolista contro cui non ha sfigurato. E, invece, ecco un altro passo falso casalingo pregno di rimpianti. Un film già visto.