Gli imprenditori romani Davide e Mario Ciaccia

CALCIO SERIE C

Teramo, l’iscrizione è di nuovo in bilico: ballano 350mila euro

Serve l’ok di Mario Ciaccia per lo sblocco dei fondi utili per la documentazione da presentare domani in Lega

TERAMO. L'iscrizione del Teramo assomiglia sempre più a una corsa a ostacoli. Bisognerà sbrogliare la matassa entro la mezzanotte di domani, data limite per consentire al Diavolo di essere ai nastri di partenza della serie C 2022-2023. La giornata di ieri è stata convulsa e ha visto impegnati fino a sera i protagonisti della vicenda nel tentativo di trovare una soluzione agli ultimi intoppi emersi.

Nelle ultime ore, infatti, sono venute a galla delle problematiche che stanno rendendo più difficoltosa la strada verso l'iscrizione al campionato. Il tribunale di Roma, che ha il controllo della maggioranza delle quote del club, avrebbe dato l'ok a sbloccare la disponibilità economica di un'azienda collegata al gruppo Ciaccia che si trova ancora sotto sequestro. L'azienda in questione fa capo a Davide Ciaccia, ma vede coinvolto a pieno titolo anche il fratello Mario, che non ha mai avuto ruoli operativi nel Teramo. Mario Ciaccia, fino alla serata di ieri, non ha concesso il suo via libera per prelevare la quota (di circa 350mila euro) necessaria per completare l'iter per l'iscrizione. La palla, insomma, è adesso nelle mani di Mario Ciaccia e il suo ok è a questo punto fondamentale per procedere e per decidere le sorti del Teramo. (g.l.)

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