Torna Ibrahimovic, Milan in volo 

Tante assenze, ma la doppietta dello svedese piega il Cagliari e la capolista torna a +3 sull’Inter

CAGLIARI. Il Milan scappa di nuovo da solo in vetta alla classifica grazie al successo ottenuto nel posticipo della 18ª giornata della serie A. Ora è a più tre dall'Inter. E prenota il titolo di campione d'inverno. Senza spingere, con un po’ di patemi nel finale per il rosso a Saelemaekers. Ci pensa Ibra a sostituire tutti quelli che non ci sono, da Leao a Calhanoglu. È lui che decide, all'inizio del primo tempo e pochi minuti dopo il ritorno in campo dall'intervallo. Uomo squadra. Anche se non è al meglio, non sbaglia una sponda. Va spesso a centrocampo a far partire l'azione. E quando lo cerchi sotto porta lui c'è. Passano pochi minuti ed è subito Ibra. Brahim Diaz gli dà subito una palla d'oro filtrante. Lykogiannis travolge lo svedese in area e Abisso non va neanche al Var. Dal dischetto Kessie cede la cortesia. E Ibra spiazza Cragno. Attenzione, però, perché il Cagliari sembra più solido del solito. E rimane sempre in partita. Il Milan ha una clamorosa occasione per raddoppiare e chiudere la questione al 35': il tiro di Calabria è lontano dalla portata di Cragno, però finisce sul palo. Il Cagliari è lì, non corre l'errore di sbilanciarsi troppo per tenere ancora viva la speranza. Il Milan prova ad amministrare, il possesso è dalla sua parte, ma è una circolazione palla che non stordisce i rossoblu. Nella ripresa però il Cagliari si fa ti-sorprendere al 7': lancio di Calabria e Ibrahimovic va e segna. L'arbitro annulla, ma poi il Var dice che è gol. Il finale però è una sofferenza inattesa per Pioli perché Saelemaekers entra e si fa ammonire due volte: Milan in dieci. Per il Cagliari- che fa entrare le torri Pavoletti e Cerri- qualche mischia pericolosa. Ma il risultato rimane quello. Se il Milan sogna, per il Cagliari l'incubo continua. Per la squadra di Di Francesco è la quinta sconfitta di fila in campionato. Per il tecnico rossoblu forse un'altra chance nella sfida salvezza col Genoa. Ma ora decide Giulini.
Pioli raggiante e si gode Mandzukic. «Abbiamo dato un segnale soprattutto a noi stessi», il commento dell’allenatore del Milan, Stefano Pioli che poi ha parlato dell’arrivo dell’attaccante Marcio Mandzukic, ex Juventus, che ha scelto la maglia numero 9. «Se ho paura? Ha detto Ibra che ci pensa lui», la battuta del tecnico. «L’obiettivo è riportare in Champions il club, questo acquisto va in quella direzione. C’è bisogno di tanti giocatori, dico sempre che non è importante la quantità dei minuti giocati ma la qualità. Per Mario ho subito detto di sì, è un vincente e ci dà altre soluzioni». Secondo Pioli non è da escludere la coesistenza in campo con Ibrahimovic: «Non mi sono mai precluso nulla, quello che conta sono i principi di gioco e l’atteggiamento: è chiaro che abbiamo trovato un equilibrio giocando con due attaccanti, dovremo confrontarci, ma in questo modo abbiamo bisogno di 4 centravanti». Sabato contro l’Atalanta non ci saranno Romagnoli e Saelemaekers, squalificati. Pressoché fatta anche per Fikayo Tomori del Chelsea, arriva in prestito.
Angelo Caradonna