Trionfo Hamilton, Schumi superato 

L’inglese sorpassa l’ex ferrarista nel primato di gare vinte. Rosse in crescita: LeClerc ai piedi del podio, Vettel va a punti

PORTIMAO (PORTOGALLO). Il solito Lewis Hamilton, l'insolita Ferrari e l'emozionante applauso del grande pubblico di Portimao nonostante l'era Covid. Sono le facce dello stesso Gran Premio che vanno via dal Gp del Portogallo con il sorriso: il pilota inglese della Mercedes per l'ennesimo trionfo che lo porta a quota 92 vittorie, una in più di Michael Schumacher, e più vicino al settimo titolo, proprio come Kaiser Schumi. Può ricominciare a vedere il bicchiere mezzo pieno la Rossa che con Charles Leclerc si piazza ai piedi del podio dopo una gara passata a lungo in zona podio grazie a una prestazione ritrovata. A punti, in decima posizione, Sebastian Vettel anche lui in miglioramento rispetto agli ultimi Gp. Ci prova ma non ci riesce Valtteri Bottas che deve inchinarsi alla classe del suo compagno di squadra e accontentarsi di una seconda posizione buona per la solita doppietta della scuderia della Stella d'Argento. Sul podio anche la Red Bull di Max Verstappen sempre pronto a sfruttare il massimo dalla sua vettura. Con la doppietta di Portimao la Mercedes si avvicina alla conquista del titolo costruttori: il terzo posto di Verstappen rimanda la festa della scuderia a Imola dove domenica prossima ritorna la Formula 1. Continuano ad essere vicinissime Racing Point, McLaren e Renault nella lotta per il terzo posto. La Ferrari risponde con due vetture a punti al quinto posto di Pierre Gasly. Per il titolo piloti c'è ancora tempo per sperare per Bottas, ora a -76 punti da Hamilton a cinque gare dal termine del Campionato. «Oggi è stata gara difficile per via delle temperature», assicura Hamilton, «avevano detto che avrebbe piovuto poco dopo il via. Io ero partito bene ma in curva 7 ho avuto sovrasterzo. Ho alzato il piede, ho preferito non difendermi, lasciar passare Valtteri e cercare di reagire dopo». Il pilota inglese commenta anche il record di vittorie. «Potevo solo sognare questo traguardo», sottolinea, «quando ho scelto di aiutare questo team non potevo immaginare quello che sarebbe successo. Ogni giorno lavoriamo insieme spingendo tutti nella stessa direzione. Ci sono mio padre, la mia madre adottiva, Roscoe, è speciale per me. 92 vittorie? Ci vorrà tempo», conclude il campione del mondo, «per assorbire quello che sono riuscito a fare. Continuerò a spingere. Questo è qualcosa per cui fatico a trovare le parole». Una corsa che fa sperare i tifosi della Ferrari e lo stesso Leclerc che ha confermato in gara la quarta posizione conquistata con le qualifiche. «È stata sicuramente la miglior Ferrari della stagione», ha detto il pilota monegasco della Rossa, «all'inizio a causa della pioggia ho fatto tantissima fatica, ma siamo rimasti pazienti e la calma ha pagato. Quando la gomma è entrata in temperatura ho potuto spingere e recuperare tutte le posizioni perse. A un certo punto ho anche sperato di poter puntare al podio, ma il terreno perso a inizio gara si è rivelato decisivo, anche perché nel finale di gara Max Verstappen si è rivelato molto veloce».
Nonostante il leggero progresso rispetto alle gare precedenti, Vettel non può essere soddisfatto del risultato. «Quest’anno la macchina è stata molto complicata mentre per Leclerc le cose sembrano andare bene», osserva il tedesco sempre più lontano dalla Ferrari che lascerà l’anno prossimo per sposare il progetto Aston Martin, «lui guida con grande velocità e sembra essere a suo agio mentre se io spingo la maggior parte delle volte vado fuori pista».
Paride Di Noia