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Virtus, spunta Vergara, fatta per Crecco e Rozzi

Mercoledì, alla ripresa degli allenamenti, in casa Virtus potrebbe già spuntare qualche volto nuovo, tra vecchi obiettivi di mercato da concretizzare e un paio di novità delle ultime ore

LANCIANO. Mercoledì, alla ripresa degli allenamenti, in casa Virtus potrebbe già spuntare qualche volto nuovo, tra vecchi obiettivi di mercato da concretizzare e un paio di novità delle ultime ore. Sempre fedele alla linea del “minutaggio”, la dirigenza rossonera si sta muovendo per portare a Lanciano un difensore classe 1994: Jherson Vergara, colombiano di proprietà del Milan, che l’anno scorso ha giocato 18 partite con l’Avellino segnando un gol. Vergara, 190 centimetri per 83 chili, è un centrale che viene dirottato a destra in caso di emergenza, e verrebbe a compensare la cessione di Magnus Troest al Novara.

Con lui il reparto difensivo sarebbe quasi completo, ma ciò non toglie che serve un difensore più esperto, per il quale si aspetterà ancora. I laziali Luca Crecco (1995) e Antonio Rozzi (1994) sono ufficialmente due calciatori del Lanciano. Il primo è un esterno sinistro di centrocampo, tra gli under più quotati in B dopo il buon campionato a Terni.

Rozzi invece negli ultimi due anni si è un po’ perso: mancino, è un attaccante completo che può giocare sia centrale sia sulla fascia, ma è reduce da due stagioni in ombra passate tra Bari, Virtus Entella e la formazione riserve del Real Madrid, nella terza serie spagnola. La Virtus è vicina a chiudere anche per Leonardo Capezzi (1995) della Fiorentina, centrocampista centrale al quale non mancano corteggiatori nel torneo cadetto: l’anno scorso è stato a Varese, e il club frentano è da tempo sulle sue tracce. Si complica invece la questione portiere: per Alessio Cragno (1994) del Cagliari c’è l’accordo praticamente su tutto, ma i sardi per dare il via libera al prestito dell’estremo difensore vogliono completare il pacchetto con un attaccante, Alessandro Capello (1995), che a questo punto sarebbe di troppo in un reparto che va sfoltito. Al momento l’allenatore Roberto D’Aversa può contare già su otto elementi per comporre il tridente, e tra i quali vari giocatori buoni sia da centrale sia da esterno. Uno di questi è Eric Lanini, in prestito dalla Juventus, domenica incoronato miglior giocatore del trofeo Maio: «Mi considero un attaccante duttile e non ho preferenze particolari: gioco dove serve in base alle necessità della squadra», ha spiegato l’attaccante in sala stampa al termine della gara. «Anche se siamo stati sconfitti, abbiamo fatto nel complesso una buona partita», ha aggiunto, «con i compagni di reparto mi sono trovato subito bene, e tra l’altro c’è Padovan con il quale ho passato otto anni nelle giovanili della Juventus. È stata una partita molto combattuta, giocata con ritmi alti», ha detto poi dell’incontro con l’Avellino, «piano piano ci stiamo amalgamando e troviamo meglio gli schemi di gioco».

Se la Virtus non riuscirà a ottenere Cragno senza un attaccante “d’accompagnamento”, per la porta non è escluso un ripiego a sorpresa su un giocatore d’esperienza, che potrebbe essere Alberto Pomini (1981) del Sassuolo, titolare della promozione in A nel 2013, ma dodicesimo con 7 presenze collezionate complessivamente negli ultimi anni. Oltre a quelle per i giocatori, fervono pure le trattative per il main sponsor, ovvero il logo principale da stampare sul petto dei giocatori della Virtus. Domenica ha debuttato, in alto destra sulle casacche rossonere, il marchio dell’agenzia interinale In Opera: per lo spazio centrale più grande si cerca di stringere con un’altra azienda, e una volta trovato l’accordo saranno presentate le maglie ufficiali della stagione 2015-2016.

Andrea Rapino

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