Pippo Inzaghi e Luciano Zauri visti da Marco D'Agostino

PESCARA-BENEVENTO / OGGI ALL'ADRIATICO (ORE 15)

Zauri cambia per il rilancio, in attacco Borrelli scalpita 

Via il 3-5-1-1, si passa al 4-3-2-1. Il tecnico: il futuro? Mi sento sempre in discussione

PESCARA. Cambiare, azzerare e ripartire. Luciano Zauri è pronto a sorprendere tutti nella gara di oggi pomeriggio contro la capolista Benevento. L’allenatore del Pescara sa bene che nelle prossime due gare si gioca tanto e deve invertire la rotta. La sconfitta con lo Spezia ha di nuovo rispedito il Delfino in acque non molto tranquille e il tecnico marsicano vuole una reazione della sua squadra. La prima novità riguarda il sistema di gioco. Anche nella rifinitura di ieri è stato provato il modulo con la difesa a 4. «Affrontiamo una corazzata. Per il modulo vedremo, sto valutando un possibile cambio. Siamo al 50per cento di possibilità tra la difesa a 3 e quella a 4. Possiamo fare entrambe le cose», dice il 41enne tecnico marsicano in conferenza stampa.
Si cambia col baby bomber. La sensazione è che il Pescara giocherà con il 4-3-2-1 e la grande novità potrebbe essere legata all’impiego dall’inizio del giovane Gennaro Borrelli. Il 19enne attaccante napoletano, infatti, si candida per un posto da titolare e per lui sarebbe l’esordio assoluto dal primo minuto. Con l’ex bomber della Primavera terminale offensivo, alle sue spalle dovrebbero agire Machin e Galano. A centrocampo Palmiero è pronto per tornare in cabina di regia, con Memushaj e Busellato mezze ali. Quest’ultimo non è al top della condizione, ma proverà a stringere i denti. In difesa Ciofani, al rientro, e Masciangelo presidieranno le corsie esterne, mentre Bettella-Scognamiglio dovrebbe essere il tandem centrale.
Operazione rilancio. La settimana si è aperta lunedì con un lungo confronto, durato più di un’ora, tra squadra e allenatore. Zauri, però, non vuole dare troppo peso alla lunghissima riunione: «È una cosa normale, non ci vedo nulla di strano. Si deve parlare, non siamo mica delle macchine. Quando si parla col giusto rispetto e la giusta educazione è positivo. È successo tante volte, sia quando abbiamo vinto che quando abbiamo perso. Ho visto la reazione già in settimana». Il patto per il rilancio è stato sancito lunedì e oggi il Delfino spera di tramutare la rabbia in punti contor il Benevento capolista. I sanniti non hanno mai perso e hanno la miglior difesa della B (3 gol subiti). «È una squadra che concede pochisimo. Dobbiamo sfruttare le occasioni che avremo. Loro sono molto bravi sui calci piazzati e hanno un tecnico come Inzaghi che è un vincente. Siamo stati compagni di squadra nell’Atalanta ed è capitato che abbiamo trascorso le vacanze insieme», dice Zauri, ascoltato in sala stampa anche dal presidente Sebastiani che in settimana ha replicato al suo allenatore che aveva detto, dopo il ko con lo Spezia, che il Pescara deve pensare in primis alla salvezza.
Il futuro. «Io e il presidente abbiamo lo stesso pensiero. Con lui parlo spesso e mi confronto, così come ho sempre fatto anche con la squadra. Molti campionati si costruiscono con la salvezza per poi pensare ad altro. Si procede per step», afferma il tecnico marsicano che parla anche del suo futuro in panchina. «Mi sono sempre sentito in discussione. Per gli allenatori è così. Ho avuto più difficoltà del previsto», anche per i tantissimi infortuni, meglio ricordarlo.
I precedenti. Mai vincente il Benevento negli otto precedenti a Pescara. La tradizione premia i biancazzurri con un bilancio di sei vittorie e due pari. La prima storica sfida risale al 19 aprile 1953 in Quarta Serie con i padroni di casa vittoriosi per 5-0 con doppietta di Cecio Palpacelli. L'ultima volta le due squadre si sono affrontate poco più di un anno fa, il 6 ottobre 2018, e vinse il Pescara 2-1 con reti di Mancuso e Machin inframezzate dal momentaneo pari di Viola. Solo in serie C i giallorossi sono usciti imbattuti dall'Adriatico: il 28 novembre 1982 e il 15 marzo 2009. In entrambi i casi finì 1-1.
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