Zeman: «I play off? Solita cosa all’italiana» 

Il boemo non ha gradito lo slittamento degli spareggi per il deferimento del Siena: «Troppi giorni fermi prima di giocare»

CAPISTRELLO. Non è più una novità, anzi, standing ovation e attestati di stima sono diventati un piacevole deja-vù. Quando c’è Zdenek Zeman non ci sono bandiere che tengono e lo stadio si alza in piedi per un lungo e caloroso applauso. Era successo la scorsa settimana a Picerno, è successo ieri nell’amichevole a Capistrello sotto una pioggia battente. Zeman allenatore in carriera “qualche “nemico se lo è fatto, ma oggi Zeman personaggio è capace di raccogliere consensi ovunque. E il boemo in cuor suo sa bene che tutto questo deve essere motivo di grande orgoglio per quanto dimostrato nella sua lunga carriera. «Sono 50 anni che sono nel calcio e vuol dire che qualcosa ho fatto. Cosa volete che vi dica? Mi fa piacere, sono contento e ringrazio il pubblico di Capistrello».
Dopo il test amichevole vinto dal Pescara per 7-1, il tecnico boemo ha analizzato la prova dei suoi e lo ha fatto senza peli sulla lingua. Soprattutto quando ha bacchettato Rafia. «Quella di oggi ( ieri ndc) era una partita che abbiamo voluto anche per cercare delle risposte da chi aveva giocato meno. Nel complesso sono soddisfatto perché si sono viste cose buone. Ma anche cose meno belle. Rafia ha fatto numeri straordinari? Facile a farli con squadre di categoria inferiore. Deve farlo in altre partite e contro il Capistrello», che milita nel campionato di Eccellenza, «ha sbagliato tante cose». In realtà Rafia ha strappato applausi con le sue giocate e i suoi assist ma il boemo, che ha l’occhio lungo, non deve aver apprezzato proprio tutto. Luiigi Cuppone è stato schierato nel ruolo di riferimento centrale nell’attacco privo di Lescano e Vergani e l’ex Potenza ha risposto con una tripletta. Cuppone non segnava da dicembre in quel Virtus Francavilla Pescara e Zeman ha apprezzato la sua prova. «Ha fatto una buona partita, lui è stato messo lì per fare quello. Il problema è trovargli posto …». Come dire: con un Lescano così e anche Vergani che è pronto a tornare in campo non sarà facile trovare minuti per Gigi Cuppone.
Zeman e i play off. Va bene l’amichevole, va bene qualche battuta su Cuppone e Rafia ma l’argomento play off diventa quello principale e quando parla Zeman non c’è mai nulla di scontato. Soprattutto se gli si chiede un suo pensiero sullo slittamento degli spareggi. «Siamo in Italia e non è mai niente a posto».
I play off inizieranno il prossimo 11 maggio con il primo dei turni preliminari mentre il Pescara giocherà in trasferta la gara di andata degli ottavi (1° turno fase nazionale) il 18 maggio. In attesa di conoscere le decisioni del primo grado di giustizia dopo il deferimento del Siena, le date sono state fissate dalla Lega e per il Pescara la sosta è molto lunga. A chi è arrivato secondo è andata anche peggio e Zeman dice la sua. «Non possiamo far altro che aspettare anche se è tanto il tempo che ci separa dai play off. Faremo un’altra settimana particolare e poi torneremo a lavorare con i ritmi soliti». Dopo la partita vinta con il Picerno nello spogliatoio biancazzurro c’era tanta euforia. E un boato ha rotto il silenzio di un ambiente un po' deluso dopo il ko dei padroni di casa. Il motivo? Il terzo posto era già stato festeggiato e allora? Zeman aveva appena concesso a Brosco e compagni tre giorni di riposo. Si narra che quando il boemo regali permessi ai suoi è perché sia particolarmente soddisfatto del momento. Naturalmente arriva la smentita. «Io contento? No. Forse i miei giocatori lo erano visto che per tre giorni non li ho fatti lavorare». Zeman sotto la pioggia battente saluta e si avvia verso il pullman ma la sua giornata non è finita. Ci sono altre foto da scattare e altri autografi da firmare. Mica è così facile essere Zdenek Zeman e passare inosservati.
Enrico Giancarli
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