TERAMO

Abortì dopo l’incidente stradale: verrà risarcita

Donna teramana vince contro la compagnia di assicurazione che non aveva accolto la richiesta. Il magistrato: "La morte del feto costituisce un danno da perdita del rapporto parentale"

TERAMO. Le sentenze servono a definire dei confini invalicabili. Sempre e comunque. Come in questo caso: il tribunale civile teramano ha condannato una compagnia assicurativa a risarcire il danno a una donna che ha abortito dopo essere rimasta coinvolta in un incidente stradale. Con un passaggio destinato a fare giurisprudenza: il tribunale ha riconosciuto che il danno da morte del feto costituisce un vero e proprio danno da perdita del rapporto parentale.

La donna, assistita dall’avvocato Gennaro Cozzolino, qualche anno restò coinvolta in un grave incidente stradale a Teramo: l’automobile su cui viaggiava come passeggera finì contro un albero. La donna, che era al quarto mese di gravidanza, a seguito di quello scontro perse il bambino ma la compagnia assicurativa non ha accolto la richiesta di risarcimento danni, in particolare quello derivante da perdita del danno parentale, ritenendo che la perdita del feto all’inizio della gravidanza non costituisse un danno risarcibile. Da qui, dunque, il ricorso al tribunale con il giudice onorario Francesca Di Bari che qualche giorno fa ha accolto e condannato la compagnia a risarcire.

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