Cetteo Di Mascio con Franco Iachini il giorno della sua presentazione

TERAMO

Aggressione a Di Mascio, nelle carte dell’accusa un costruttore «vicino a Iachini»

Sposetti, presidente della scuola calcio biancorossa, è il datore di lavoro di uno dei due arrestati. Il rom Ciarelli lo ha chiamato più volte al telefono

TERAMO. Per l’aggressione del maggio scorso al responsabile del settore giovanile del Teramo calcio, Cetteo Di Mascio, ci sono gli esecutori materiali, entrambi finiti agli arresti domiciliari per lesioni gravissime, ma non ci sono ancora il movente né l’eventuale mandante. Al momento si può dire che le carte dell’accusa, ovvero quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare applicata nello scorso settembre ai due giovani rom Alessio Guarnieri di Mosciano e Vincenzo Ciarelli di Bellante, suggeriscono come la Procura di Teramo si stia orientando su una pista legata ai rapporti di lavoro all’interno della società.

In un passaggio dell’ordinanza si citano i tabulati telefonici di Ciarelli e le ripetute chiamate, senza risposta, da lui effettuate il giorno dell’aggressione al cellulare di Massimo Sposetti, titolare di un’impresa edile a Teramo, che poi avrebbe richiamato il rom ore dopo; e si evidenzia «la sussistenza di un collegamento diretto tra uno degli autori dell’aggressione e Sposetti, persona definita vicina al presidente del Teramo Franco Iachini». Subito dopo si aggiunge: «Inoltre, dagli atti, emerge l’esistenza di un rapporto professionale oramai deteriorato tra il presidente Iachini e Di Mascio».

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