Concessi gli arresti domiciliari. Sul pc del geometra sequestrati migliaia di file dalla polizia postale

Alba, l'ex assessore esce dal carcere

Giorgio Morganti è a Castrogno da venti giorni per pedopornografia

ALBA ADRIATICA. Pedopornografia: il gip concede gli arresti domiciliari all'ex assessore comunale di Alba Giorgio Morganti, in carcere dai primi giorni di maggio. Il provvedimento firmato ieri non è stato ancora eseguito per un vizio di forma, ma già oggi l'ex amministratore dovrebbe lasciare Castrogno per raggiungere la località in cui rimarrà agli arresti domiciliari.

L'uomo, assistito dall'avvocato Guglielmo Marconi, nel corso dell'interrogatorio di garanzia aveva ammesso di essersi collegato ai siti, ma di non averne mai condiviso il contenuto con altri. Secondo l'accusa sul pc dell'uomo sarebbero stati sequestrati migliaia di file nell'ambito di un'indagine nazionale partita dalla procura di Cremona e collegata ad una precedente inchiesta di qualche anno fa partita da Catania ed estesa anche ad altre località. Nei giorni successivi all'arresto si era diffusa la voce dell'arrivo di altri fermi, sempre nella zona della Val Vibrata, in particolare in una zona al confine con le Marche. Forse qualcuno che scambiava le foto con l'ex amministratore. 

A distanza di un mese, però, non ci sono stati nuovi provvedimenti e, molto probabilmente, non ci saranno. Sembra, infatti, che l'inchiesta della procura dei Cremona sia ormai chiusa e che il magistrato titolare del caso abbia già firmato l'avviso di conclusione delle indagini. Sembra che Morganti da qualche tempo fosse finito nel mirino degli agenti della polizia postale proprio nell'ambito dell'inchiesta nazionale sulla pornografia minorile on line. 

Il blitz che lo ha portato in carcere è scattato la mattina del 5 maggio, quando gli agenti hanno eseguito l'arresto dell'ex assessore della giunta Caserta. Gli agenti della polizia postale della sezione di Teramo hanno perquisito l'abitazione e lo studio professionale del geometra.  Sarebbe stato sequestrato materiale pornografico sia video che su supporti multimediali.  Sembra che il reato ipotizzato a carico dell ex amministratore sia quello di detenzione di materiale pedopornografico. (d.p.)

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