Alba per due giorni capitale del torball Al Teramo 5 vittorie

ALBA ADRIATICA. Il torball e tutto l’entusiasmo che gli ruota intorno hanno invaso Alba Adriatica per un fine settimana. Padroni di casa, i campioni dell’Asd Teramo Non Vedenti, che si sono ritagliati un posto nell’olimpo nazionale di questo sport chiamato anche “palla rotante”, molto diffuso tra i non vedenti. «Prima di tutto siamo atleti», spiega Italo Di Giovine, presidente della sezione teramana dell’Unione Italiana Ciechi, ma anche uno dei sette giocatori del Teramo, squadra che può vantare 5scudetti, tre coppe Italia e tre supercoppe. «E’ una grande occasione per ipovedenti e non vedenti, per superare ostacoli fisici, fare agonismo e socializzare in uno sport di squadra. In partita è necessario sviluppare un grande senso dell’orientamento e ci vuole tanta concentrazione per intercettare la palla sonora», continua Di Giovine. In campo, tre giocatori per ogni squadra tentano di fare gol nella rete avversaria, lanciando la palla rasoterra. Maestri in questo sport sono i teramani, nonostante il difficile avvio di stagione dovuto ad un ricambio generazionale che ha modificato tutti gli equilibri della squadra, ma che ha anche regalato la rosa più giovane della serie A. «Tutti vorrebbero venire a giocare nel Teramo, ma la difficoltà nel trovare uno sponsor che ci finanzi, non ci permette i grandi acquisti del passato», dice il presidente e allenatore del Teramo, Antonino Pavone. Ad Alba, la Asd Teramo ha ospitato cinque delle 12 squadre del campionato nazionale maschile, che hanno giocato 24 partite tra sabato e domenica. Per il Teramo, il bilancio finale dell’evento è di 5 vittore e 3 sconfitte. Un ottimo risultato che fa tirare un respiro di sollievo ai campioni teramani: il capitano Daniele Principe, Pietro Di Timoteo, Stefano Pietroinferni, il cannoniere Leone Pantolfi, Vito Valleriani, Vito Cardelli e Italo Di Giovine.

Luca Tomassoni

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