Alba, vigilanti armati nella pineta

Il Comune ricorre alle guardie giurate contro vandali e spacciatori

ALBA ADRIATICA. Ogni angolo di Alba sarà sorvegliato. L'amministrazione comunale assolda vigilantes per garantire la sicurezza notturna sui 23mila metri quadrati della pineta di Villa Fiore. Da giovedì 1º luglio fino a fine agosto due guardie giurate armate vigileranno il polmone verde, ricettacolo da sempre, specie di notte, di balordi senza fissa dimora, spacciatori e vandali.

I vigilantes controlleranno anche la Bambinopoli comunale che di notte sarà vietata a chiunque. Anche in questo caso, dunque, l'obiettivo dell'amministrazione comunale è quello di evitare che l'area diventi terra di nessuno, soprattutto nelle ore serali e notturne.  L'assessore alla sicurezza della città adriatica, Cesare Di Felice, ha presentato ieri mattina il progetto con cui potenzia la sorveglianza sul lungomare.

Dall'una alle sette del giorno dopo, sette giorni su sette, niente più bivacco e party improvvisati sotto la frescura della pineta. «Troppo spesso giungono segnalazioni circa la presenza di soggetti poco raccomandabili», spiega Di Felice, «dei 203mila euro stanziati in bilancio per la sicurezza del territorio, 17.500 sono stati impegnati per convenzionarci con le guardie giurate le quali, supportate da due vetture di poliziotti privati che girano di notte in città, garantiranno sonni tranquilli.

L'iniziativa va ad aggiungersi al controllo di salvaguardia del patrimonio immobiliare comunale già attivato a fine anno, sempre con la vigilanza privata. Inoltre la loro presenza garantirà anche gli esercizi commerciali che operano vicino alla pineta. Esprimo dunque soddisfazione perché sono convinto che avere occhi in più sul territorio consentirà di raggiungere un buon livello di sicurezza.

Sempre dal primo luglio, infine, garantiremo il pattugliamento della Bambinopoli a nord di Alba Adriatica». Il servizio di vigilanza, sia alla pineta di Villa Fiore e sia alla Bambinopoli, durerà l'intera estate.  Il capogruppo di maggioranza, Alessandro Casciotti, aggiunge: «L'iniziativa varata dall'amministrazione è l'ennesima conseguenza diretta del divario tra le istituzioni locali e quelle superiori.

Già altre volte abbiamo dovuto fronteggiare l'emergenza sicurezza con fondi nostri: penso al presidio di polizia che sarà attivato a giorni, per il quale il Comune ha contribuito alle spese di vitto ed alloggio per diecimila euro. Penso allo stesso servizio di vigilanza privata che andrà ad aggiungersi di notte, al lavoro della polizia locale.

Lo scorso anno è stata soppressa la motovedetta dei carabinieri, siamo intervenuti per l'acquisto di carburante a favore della guardia costiera. Siamo stati lasciati soli a provvedere alle esigenze di sicurezza».

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