Alluvione, arrivano 8 milioni per pagare gli interventi urgenti

Stanziati grazie all’emendamento alla legge di stabilità presentato dal senatore Tancredi: si aggiungono ai fondi di Protezione civile e Fas e serviranno a risarcire gli enti locali in rosso

TERAMO. In arrivo 8 milioni di euro extra per risarcire i danni dell’alluvione del 1° marzo 2011. Lo stanziamento deriva da un emendamento presentato dal senatore Paolo Tancredi alla legge di stabilità e va a sommarsi ai 5 milioni di euro che dovrebbero arrivare dalla protezione civile e ai 20 di vecchi fondi Fas recuperati.

«La liquidazione dei fondi dovrebbe essere velocissima», spiega Tancredi, «in quanto arrivano direttamente dal ministero dell’Economia. Ho presentato l’emendamento con l’obiettivo di aiutare a coprire le “somme urgenze” degli enti locali. Un aiuto agli enti locali che successivamente hanno dovuto anche sostenere le spese per la nevicata dell’anno scorso, per cui non hanno avuto rimborsi, nonostante fossero stati promessi dal governo. Almeno per l’alluvione, calamità che ha colpito in Abruzzo praticamente solo la provincia di Teramo, arriveranno fondi in più. Già Regione si è impegnata con 20 milioni dei vecchi Fas, più i fondi provenienti dalla Protezione civile, ma sono insufficienti e burocraticamente lenti, mentre questi possono essere liquidati più velocemente». Finora a Teramo sono arrivati 3 milioni 696mila euro (parte della somma della Protezione civile) depositati sul conto corrente aperto dal commissario, nonchè presidente della Provincia Valter Catarra.

«In totale gli enti locali per gli interventi in somma urgenza», spiega Elicio Romandini, assessore provinciale e “soggetto attuatore” per l’emergenza alluvione, «hanno speso circa 13 milioni . Gli 8 milioni recuperati dal senatore Tancredi, sommati ai 5 della Protezione civile coprirebbero le spese di Comuni, Provincia, Ruzzo. E per i 20 milioni dei vecchi Fas già è pronta una scala di priorità per intervenire sulla ricostruzione delle opere distrutte, il cui valore, in tutta la provincia, ammonta 115 milioni. A questo si aggiungono 20 milioni di richieste dei privati. Il commissario Catarra e il sottoscritto siamo molto soddisfatti di questi ulteriori fondi, in quanto ora sarà più facile ricostruire ponti e strade franate. A due anni dall’alluvione non riusciamo a partire con la ricostruzione, a parte il ponte sul Salinello, in cui la Provincia è intervenuta con propri fondi per garantire il collegamento fra Vibrata e capoluogo. Con i tagli sui trasferimenti alle Province, non siamo in grado nemmeno di fare piccole manutenzioni sugli oltre 1.600 chilometri di strade di competenza della Provincia». Romandini fra le opere da ricostruire con maggiore urgenza individua il ponte di Campodino, l’intervento sulla Sp 49 di Valle Castellana (metà carreggiata non è transitabile, l’altra metà fu ripristinata dalla Provincia per assicurare il collegamento con Ascoli), la Sp1 del Tronto a nord, la bonifica del Salinello. Più alcuni interventi sui fiumi, dal Vibrata al Piomba, per la ricostruzione degli argini.

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