Assalto al portavalori per 90mila euro

Rapina davanti alle Poste: 4 banditi con caschi puntano le pistole ai vigilantes e lasciano senza soldi gli uffici della Vibrata

MARTINSICURO. Una rapina organizzata nei minimi particolari. E’ avvenuta ieri poco prima delle 10,30 davanti l’ufficio postale di Villa Rosa. Quattro malviventi che hanno portato via un bottino da 90mila euro al portavalori dell’Ivri che stava consegnando il contante.

Una cifra cospicua, visto che ieri era giorno di pagamento delle pensioni. I vigilantes hanno trovato ad attenderli, nel tragitto dal blindato all’ingresso dell’ufficio, tre rapinatori con il volto coperto con caschi integrali, il quarto con un passamontagna era ad aspettarli in un Doblò bianco rubato. I tre sono sbucati da dietro un cancello e hanno immobilizzato il capo pattuglia, che procedeva con la sacca con il contante. L’hanno costretto a stendersi a terra, disarmato e sono saliti sul Doblò. Il collega che seguiva ha fatto in tempo a risalire sul portavalori, su cui era rimasta la terza guardia giurata al volante, per cercare di inseguire il Doblò, che però, essendo più leggero, è riuscito a dileguarsi sulla statale 16 in direzione Alba Adriatica.

La rapina. Tutto fa pensare ad un colpo di professionisti, organizzato nei minimi particolari. I rapinatori hanno tagliato la recinzione nella parte sud del cortile dell’ufficio e poi hanno scardinato un cancello che affaccia sul corridoio dove è posta l’uscita secondaria dell’ufficio postale. Sapevano delle modalità di scarico e quindi si sono aperti un varco che poi sarebbe stata la via di fuga, parcheggiando il Doblò a ridosso della recinzione tagliata. Davanti la porta secondaria il vigilantes con il danaro si è trovato i tre rapinatori che brandendo le pistole e con accento italiano gli hanno intimato di consegnare il sacco e stendersi per terra. Prima di fuggire hanno rubato anche la pistola della guardia giurata.

Le indagini. Mentre iniziavano l’inseguimento, le due guardie giurate via telefono hanno dato l’allarme. E sono riuscite anche a prendere il numero di targa. Sul posto sono subito giunte alcune gazzelle dei carabinieri della compagnia di Alba e della caserma di Martinsicuro, mentre la zona è stata sorvolata da un elicottero della polizia. Gli impiegati ed i circa dieci clienti non si sono accorti di nulla, in quanto la rapina è avvenuta all’esterno e non sono stati esplosi colpi. In effetti i rapinatori erano veri professionisti: sul Doblò, ancora non ritrovato, erano state montate le targhe rubate a maggio ad un’Audi a Martinsicuro. Forse qualche indizio in più per le indagini, coordinate dal pm Laura Colica, potrebbe essere dato dalle immagini di telecamere di negozi nelle vicinanze.

Una nota l’Ivri, nel confermare piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine, fa notare che « grazie soprattutto ai protocolli operativi adottati – il porvalori è dotato di barre antitaglio, antistallonamenti, allarme satellitare e sistema spuma block– i malviventi non sono riusciti ad attaccare il blindato nè tanto meno il contenuto. Ma si sono appropriati di un unico plico dandosi alla fuga senza ritorsioni per i nostri operatori».

La rapina ha avuto ripercussioni su molti uffici postali della Vibrata, a cui non è arrivato contante. Nel blindato c’era oltre mezzo milione. Il portavalori è rimasto a lungo bloccato per i rilievi ed è arrivato un altro blindato che però non è riuscito a portare soldi a tutti gli uffici. In alcuni non è stato possibile pagare le pensioni.

(ha collaborato

Sandro Di Stanislao)

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