Atri e Giulianova, appello per salvare i tribunali

Dopo mesi di ottimismo l’amministrazione Astolfi ci ripensa e lancia l’allarme «Ci batteremo insieme a Chiodi contro il taglio delle sedi distaccate»

ATRI. I tribunali di Atri e Giulianova sono davvero a rischio di chiusura e vanno strenuamente difesi. Lo sostiene l'amministrazione comunale di Atri, che dopo l'ottimismo degli scorsi mesi è passata ad una certa preoccupazione per le sorti del tribunale atriano, come quello giuliese sede distaccata del tribunale di Teramo.

La sopravvivenza dei due tribunali periferici è minacciata dalla legge 148, approvata ai tempi del governo Berlusconi per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. «Preoccupante è il futuro che si prospetta per i tribunali di Atri e Giulianova, dopo la legge del 14 settembre 2011», si legge in un comunicato del Comune di Atri, che punta «ad una soluzione che punti sia alle logiche del risparmio che a quelle della buona organizzazione del lavoro». Nella sua nota, la giunta atriana di centrodestra rammenta che «Atri è sede distaccata di tribunale e dell'ufficio del Giudice di pace dal 1998», e ciò sia per «motivi storici» che per «motivi territoriali e geografici». Inoltre, l'amministrazione sottolinea che la soppressione delle sedi di Atri e Giulianova comporterebbe «carichi di lavoro insopportabili per il tribunale di Teramo».

Circa il fatto che alle province di Chieti e L'Aquila sia stato concesso lo slittamento di tre anni nell'attuazione della legge 148, in quanto territori interessati dal terremoto del 2009, sia il sindaco di Atri che quello di Giulianova esprimono perplessità, perché - sostengono - «tutto l'Abruzzo ha subìto situazioni spiacevoli derivanti dal terremoto». Il governatore Gianni Chiodi - informa l'amministrazione atriana - chiede ai sindaci di Atri e Giulianova e a tutte le istituzioni «d'avviare un tavolo di discussione da svolgere ad Atri entro giugno per sensibilizzare maggiormente il Governo». E il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, s'impegna «ad organizzare un piano affinché si arrivi in tempi brevi ad un documento e ad un maggiore impegno da parte dei nostri onorevoli a rappresentare un problema vitale del territorio presso le istituzioni governative».

«L'amministrazione Astolfi si è finalmente resa conto del rischio di chiusura per il tribunale», commenta Herbert Tuttolani, segretario del Pd ad Atri. «A novembre, quando lanciai l'Sos per il tribunale, l'amministrazione ritenne allarmistica, ingiustificata e visionaria la mia denuncia. Oggi offriamo la nostra cooperazione a tutti i livelli per scongiurare quella che sarebbe una sciagura per Atri».

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