Bellante, donna salvata nel sottopasso allagato 

Soccorsa dalla polizia, sgomberati i locali del centro commerciale “Acquaviva” Chiuso un tratto della Bonifica del Tronto, alberi e rami caduti sulle macchine

TERAMO. Strade franate, auto bloccate nei sottopassi con gli occupanti salvati dai poliziotti, grossi rami di alberi finiti sulle macchine con tragedie sfiorate: è il bilancio della forte ondata di maltempo che nella giornata di ieri ha investito il Teramano con le strade di montagna interessate anche da abbondanti nevicate.
Oltre trenta gli interventi effettuati dai vigili del fuoco del comando provinciale: maggiormente colpito il territorio costiero, oltre ai comuni della Vibrata, di Teramo e Bellante. Le squadre del distaccamento di Roseto sono intervenute per effettuare prosciugamenti di scantinati e rimuovere alberi caduti su strade pubbliche. Il personale del comando di Teramo è intervenuto a Bellante Stazione, a causa dell'allagamento della zona del locale centro commerciale Acquaviva e del sottopasso di Molino San Nicola dove è rimasta bloccata un'auto con una donna a bordo che è stata soccorsa dagli agenti di una volante di polizia. I vigili del fuoco hanno provveduto a recuperare il veicolo spostandolo fuori dal tratto di strada allagato. Sul posto sono intervenuti anche l’assessore comunale di Bellante Alessio Compagnoni e il sindaco Giovanni Melchiorre che, dopo aver chiesto l’intervento dei pompieri, hanno ritenuto opportuno far sgomberare il vicino centro commerciale Acquaviva per l'ingresso di acqua proveniente dai terreni circostanti. Il centro è rimasto chiuso fino alle 18.30 circa. Melchiorre e Compagnoni hanno contattato la Provincia sollecitando una bonifica dell’area. È intervenuta anche la polizia per aiutare una signora rimasta bloccata nel sottopasso.
La Provincia ha chiuso un tratto della Provinciale 1 del Tronto, la Bonifica, dove gìa si viaggiava a senso unico alternato con impianto semaforico che ieri è stato danneggiato da un’automobilista con la portata del fiume monitorata dal Genio Civile. E a Martinsicuro da ieri sono sotto osservazione La Provincia sia il livello del fiume Tronto e sia quello del Vibrata che nelle ultime ore si sono notevolmente innalzati. Preoccupati i residenti del comitato Campo Casone che si trova a ridosso della sponda truentina del Vibrata, a ridosso del confine con Alba Adriativa, che dicono: «La preoccupazione è forte anche perché, a differenza del Tronto, l’alveo da tempo non si pulisce. Un alveo dove sono presenti vegetazione e piante che potrebbero fare da tappo al normale deflusso delle acque. Sul ponte che porta da Martinsicuro ad Alba Adriatica si nota come si sia alzato il letto del fiume, cosa che non succedeva da diversi anni». Diversa, invece, la situazione per il fiume Tronto dove nel corso dell’ultimo anno sono stati rimossi detriti e vegetazione. Tanti i grossi rami finiti in strada e su alcune auto, fortunatamente senza automobilisti. Su questo fronte interventi a Silvi, Corropoli, Teramo e Sant’Egidio alla Vibrata.
(d.p.-c.d.g.-s.d.s.)
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