ALBA ADRIATICA

Botte e rapina a una donna, presi i tre componenti della banda dell'Audi

I fatti risalgono a ottobre, calci e pugni per rubare la tracolla con 400 euro. Due finiscono in carcere, uno nella comunità terapeutica di Ascoli Piceno

ALBA ADRIATICA. La "banda dell’Audi", due uomini e una donna, si era resa responsabile, lo scorso mese di ottobre, di una rapina ai danni di una donna 50enne che, alle prime luci dell’alba, si stava recando nella stazione ferroviaria di Alba Adriatica per prendere un treno diretto a Bologna. Nella circostanza la vittima era stata raggiunta da un’autovettura Audi con i tre a bordo, due dei quali, scesi dalla vettura, con i volti travisati da mascherine e cappellini, avevano strattonato la donna la quale, con non poca resistenza, aveva tentato invano di trattenere il trolley. Ne era nata una colluttazione durante la quale la donna era stata colpita ripetutamente con calci e pugni e afferrata a un braccio, che le veniva torto con violenza. Dopodiché i tre, venuti in possesso della tracolla contenente 400 euro, erano fuggiti facendo perdere le loro tracce. La vittima, soccorsa dal personale del 118, era finita all'ospedale di Sant’Omero, dove i medici le avevano diagnosticato una prognosi di 40 giorni per la frattura del polso.

I militari dell’Arma, una volta acquisito il referto medico e sulla scorta delle prime dichiarazioni rese dalla donna, avevano scandagliato le telecamere di sorveglianza pubbliche e private riuscendo a riscostruire i vari puzzle che hanno portato all’individuazione dei rapinatori. Alla fine erano stati denunciati in stato di libertà di J. Y. 23enne, L. G. 27enne e della donna M. S. 31enne, di Martinsicuro, già noti alle forze di polizia. Il sostituto procuratore Silvia Scamurra aveva richiesto idoneo provvedimento al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, il quale ha stabilito le misure cautelari: due sono finiti in carcere e uno nella comunità terapeutica in provincia di Ascoli Piceno.