Maurizio Brucchi, medico chirurgo, ex sindaco di Teramo

TERAMO

Brucchi: pronto a donare il mio plasma 

L’ex sindaco, ormai guarito, ha gli anticorpi che aiutano chi ha il Covid

TERAMO. «Sono pronto a donare il mio plasma». Così l’ex sindaco Maurizio Brucchi annuncia su Facebook che ieri ha dato la propria disponibilità ad aderire al progetto del plasma iperimmune che sta prendendo il via in queste ore alla Asl di Teramo.

leggi anche: Parte anche a Teramo la sperimentazione con il plasma dei guariti Via libera alla terapia con il plasma dei guariti  Il comitato etico e l’unità di crisi hanno dato l’ok alla sperimentazione. Ora serve una banca dati con i pazienti che possono donare il sangue

Brucchi, che è anche chirurgo, ricorda la terapia « con il plasma di chi si è ammalato e ha sviluppato gli anticorpi IgG anti spike-coronavirus. Sono guarito e questo è molto importante. Ho fatto il test per verificare se avessi sviluppato anticorpi specifici e il risultato è positivo: ho gli anticorpi IgG anti spike.Oggi si sta studiando e sperimentando l’utilizzo del plasma di guariti da Covid 19 e i primi risulta sono confortanti. Io sono pronto a donare il mio plasma; la mia malattia cosi servirà a far guarire qualcun altro. Lo ritengo giusto e doveroso. Oggi mi è stata chiesta la disponibilità; sono pronto e soprattutto sono felice di farlo».
Il comitato etico Teramo-L’Aquila ha infatti approvato una settimana fa lo studio per la cura dei casi gravi di coronavirus con il plasma iperimmune. Dopo l’esperienza più che positiva fatta con la sperimentazione alla Asl di Mantova e al policlinico di Pavia, anche la Asl di Teramo partecipa allo studio interventistico multicentrico che si basa sul presupposto che l’immunoterapia passiva effettuata con l’impiego di plasma di pazienti convalescenti può rappresentare una efficace cura, come è già stato per la Sars, l’ebola e la Mers. In sostanza il plasma dei pazienti guariti contiene i cosiddetti «anticorpi neutralizzanti specifici» che distruggerebbero le cellule infettate e ridurrebbero il livello di infiammazione dei tessuti polmonari. Il via libera è stato dato la scorsa settimana dall’unità di crisi. Ora la Asl si deve organizzare, creando una banca dati dei pazienti guariti, a cui chiedere la donazione di plasma.

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