TERAMO. È approdato ieri pomeriggio in consiglio comunale a Teramo il bilancio consolidato del Comune. La discussione, aperta dalla relazione dell'assessora al ramo Stefania Di Padova, ha visto l'opposizione intervenire soprattutto in merito all'aumento della Tari: le bollette, arrivate in queste settimane nelle case dei teramani, risultano più care (come già previsto nel Pef TeAm approvato la scorsa estate) per via di adeguamenti Istat. Tuttavia gli aumenti, fino al 10%, agitano la minoranza che ieri ha colto la palla al balzo per incalzare la giunta D'Alberto sul punto. Del resto la connessione in qualche modo c'è visto che anche la Teramo Ambiente e suoi conti confluiscono nel bilancio consolidato. Ma, nonostante le critiche, il documento è stato approvato coi voti favorevoli (19) della maggioranza. Il documento contabile rappresenta la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’ente e tiene conto sia del bilancio proprio del Comune che delle società controllate e partecipate.
Il bilancio consolidato illustrato dall'assessora Di Padova vede un risultato economico complessivo di oltre 2,3 milioni di euro e un patrimonio netto complessivo di 94 milioni di euro. Il documento abbraccia solo 4 delle 9 società partecipate del Comune, sulla base di precisi parametri legislativi (la percentuale delle quote detenute e il livello di risultato di amministrazione). E sono: TeAm, Ruzzo Reti, farmacia comunale e Mote. Se le prime tre hanno avuto un risultato di amministrazione 2023 positivo (rispettivamente 78mila euro; 589mila euro; 48mila euro), a chiudere con un significativo segno meno è stata la società di rifiuti MoTe: -1,8 milioni di euro.
Una difficoltà che, come noto, è anche oggetto di un'inchiesta giudiziaria. Per l'assessora però la condizione della società non rappresenta un cruccio a fronte del quadro positivo nel quale si muove il Comune di Teramo. Anche sulla situazione MoTe e sul progetto di inglobarla in TeAm si sono levate voci critiche da parte dell'opposizione, che ha chiesto certezze per le casse comunali incassando rassicurazioni da parte dell'assessora.
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