Caffè Silveri, assolto l’amministratore

Era finito a processo con la pesante accusa di bancarotta fraudolenta documentale e per lui la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a due anni ed otto mesi. Il giudice Roberto Veneziano (nella...

Era finito a processo con la pesante accusa di bancarotta fraudolenta documentale e per lui la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a due anni ed otto mesi.
Il giudice Roberto Veneziano (nella foto) ha assolto Antonio Cristalli, 37 anni, nella sua veste di amministratore della società che gestiva lo storico Caffè Silveri di Teramo. La sentenza di assoluzione è stata emessa con la formula del fatto non sussiste al termine di un rito abbreviato. Cristalli era assistito dall’avvocato Gianni Falconi. Così si legge si legge nel capo d’imputazione: «Nella sua qualità di socio accomandatario della “Caffè Silveri di Cristalli Antonio & C” con sede in Teramo, dichiarata fallita dal tribunale di Teramo con sentenza numero 110/2015 depositata in cancelleria il 5 ottobre 2015, sottraeva con lo scopo di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori i libri e le altre scritture contabili. In particolare, la detta documentazione societaria, appositamente restituita dal commercialista al prevenuto in data 21 novembre 2014, non veniva mai da quest’ultimo consegnata la curatore fallimentare».
Con questa accusa, nell’ambito di un fascicolo aperto dopo il fallimento della società, la Procura aveva chiesto il processo per l’uomo che ha sempre respinto ogni addebito. Dopo la scelta del rito abbreviato, per l’ex amministratore del locale teramano è arrivata la sentenza di assoluzione con la formula più ampia del fatto non sussiste. (d.p.)