Caliscendi, occasione per il turismo

8 Agosto 2010

Comune ed Ente porto decisi a valorizzare i trabocchi dopo la legge regionale

GIULIANOVA. I caliscendi del molo sud diventeranno un'attrazione turistica. Punti di ristoro adeguati ai tempi e di socializzazione dove potranno essere indette serate a tema. Su questa lunghezza si colloca la recentissima legge approvata dal consiglio regionale tesa al recupero, alla salvaguardia ed alla valorizzazione dei trabocchi da molo, chiamati anche caliscendi o bilancini.

E' stato questo il tema della conferenza stampa indetta ieri mattina dal circolo Nautico "Vincenzo Migliori". Hanno partecipato i consiglieri regionali Berardo Rabbuffo e Claudio Ruffini (estensori del progetto di legge), il sindaco di Francesco Mastromauro, il consigliere dell'Ente Porto Antonio Rosci, il presidente del sodalizio Marco Maria Ferrari e l'assessore Archimede Forcellese. «Gli effetti della legge», ha detto Rabbuffo, «si concretizzeranno col tempo, ma intanto abbiamo ottenuto un risultato. Giulianova è tra le poche località in Italia che può vantare questa peculiarità ed era doveroso puntare alla tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio esistente».

Non si discosta molto l'intervento di Claudio Ruffini: «Andiamo verso il recupero dell'archeologia artigianale per creare un contesto favorevole, come accade sulla costa frentana». Secondo il consigliere regionale ex sindaco di Giulianova «con questa legge si potranno recuperare i caliscendi "scomparsi" in modo violento valorizzando il nostro prodotto attraverso la somministrazione di alimenti e bevande proprio all'interno dei trabocchi da molo». 

L'incontro è stato aperto da Marco Maria Ferrari che ha ricordato di essere l'erede di uno dei più antichi caliscendi giuliesi. «Sarà la passeggiata più bella dello costa», ha detto, «ora stiamo riempiendo la legge di contenuti». Soddisfatto il sindaco Mastromauro. Per il primo cittadino giuliese è la vittoria di un'intera città e della sua cultura, risultato di una battaglia bipartisan per dare riconoscimento a strumenti da pesca presenti sul porto dal 1913. «L'amministrazione comunale, insieme all'Ente Porto, dovrà fare ogni cosa per consegnare alla fruizione turistica questa parte del bacino portuale», ha detto Mastromauro, inizieremo subito con il censimento dei caliscendi presenti al 1988».

L'Ente Porto, con Antonio Rosci, ha sottolineato: «Quando le barche da pesca verrano spostate dalla banchina di riva, il molo sud sarà integrato in una cornice turistica con uno scorcio affascinante».  La recente legge regionale rende giustizia anche a Bruno e Giovanni Pistilli, Benito Pomante, Leo Cerasetti e Marco Maria Ferrari che potranno ricostruire i loro caliscendi che sono stati demoliti dall'autorità marittima nel 1999.

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