Catarra, 64 dipendenti nello staff

Cgil e Uil fanno ricorso al Tar: «Riorganizzazione clientelare»
TERAMO. Gli staff del presidente e della segretaria della Provincia formati da 64 persone. Dirigenti con soli nove dipendenti negli uffici. Personale trasferito a luglio anticipando le scelte contenute nella nuova dotazione organica dell'ente approvata a settembre. Sono queste alcune delle anomalie denunciate dalla Fp Cgil e dalla Fpl Uil nella riorganizzazione varata dall'amministrazione provinciale. I sindacati hanno presentato un ricorso al Tar contro il nuovo regolamento di servizi e uffici e contro la dotazione organica.
Chiedono l'annullamento degli atti predisposti dalla giunta guidata da Valter Catarra per violazioni di norme che impongono il coinvolgimento nelle scelte delle organizzazioni di categoria e di altri organismi interni all'ente. «Siamo stati consultati quando ormai tutte le decisioni erano state adottate», accusa Alfiero Di Giammartino della Uil Fpl, «sarebbe stato necessario un vero confronto sugli obiettivi».
Secondo i sindacati la riorganizzazione degli uffici non servirà a migliorare i servizi o a razionalizzare la spesa. «Ogni dirigente costa 150mila euro», insiste Di Giammartino, «in servizio ce ne sono dodici e due di loro hanno appena nove dipendenti». Catarra avrebbe tradito l'impegno elettorale ad aumentare, riducendo le figure apicali, il numero dei cantonieri per la manutenzione delle strade.
A detta dei sindacati, le scelte dell'amministrazione risponderebbero a logiche clientelari che premiano «i collaborazionisti e chi cede al corteggiamento della politica». Il ricorso non è firmato dalla Cisl, ma secondo Cgil e Uil il fronte sindacale è compatto. «Condividiamo l'obiettivo di ottenere l'annullamento delle scelte miopi e scellerate dell'amministrazione», spiega Amedeo Marcattili della Cgil Fp, «abbiamo tentato tutte le strade ma ci siamo trovati di fronte un muro di gomma».
I sindacati evidenziano l'incompatibilità del triplo ruolo della segretaria dell'ente, che svolge anche la funzione di direttore generale e di dirigente. Nel mirino delle organizzazioni di categoria anche la designazione del capo di gabinetto del presidente a vice segretario perché avrebbe un ruolo dirigenziale pur essendo un funzionario.
«Abbiamo acceso i fari sulla Provincia», conclude Di Giammartino, «denunceremo a tutti i livelli, anche penale e contabile, ogni atto che non rispetta le regole».
Chiedono l'annullamento degli atti predisposti dalla giunta guidata da Valter Catarra per violazioni di norme che impongono il coinvolgimento nelle scelte delle organizzazioni di categoria e di altri organismi interni all'ente. «Siamo stati consultati quando ormai tutte le decisioni erano state adottate», accusa Alfiero Di Giammartino della Uil Fpl, «sarebbe stato necessario un vero confronto sugli obiettivi».
Secondo i sindacati la riorganizzazione degli uffici non servirà a migliorare i servizi o a razionalizzare la spesa. «Ogni dirigente costa 150mila euro», insiste Di Giammartino, «in servizio ce ne sono dodici e due di loro hanno appena nove dipendenti». Catarra avrebbe tradito l'impegno elettorale ad aumentare, riducendo le figure apicali, il numero dei cantonieri per la manutenzione delle strade.
A detta dei sindacati, le scelte dell'amministrazione risponderebbero a logiche clientelari che premiano «i collaborazionisti e chi cede al corteggiamento della politica». Il ricorso non è firmato dalla Cisl, ma secondo Cgil e Uil il fronte sindacale è compatto. «Condividiamo l'obiettivo di ottenere l'annullamento delle scelte miopi e scellerate dell'amministrazione», spiega Amedeo Marcattili della Cgil Fp, «abbiamo tentato tutte le strade ma ci siamo trovati di fronte un muro di gomma».
I sindacati evidenziano l'incompatibilità del triplo ruolo della segretaria dell'ente, che svolge anche la funzione di direttore generale e di dirigente. Nel mirino delle organizzazioni di categoria anche la designazione del capo di gabinetto del presidente a vice segretario perché avrebbe un ruolo dirigenziale pur essendo un funzionario.
«Abbiamo acceso i fari sulla Provincia», conclude Di Giammartino, «denunceremo a tutti i livelli, anche penale e contabile, ogni atto che non rispetta le regole».
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